La Libera Circolazione dalle parti di Zurigo!


Questa mattina, come spesso succede quando sono a Zurigo, mi sono fermato per un caffè in una conosciuta pasticceria della Paradeplatz. Qui incontro un mio caro amico, pubblicista e professore presso l’Università di Zurigo. Quasi sottovoce mi dice: Non dovrei dirlo, ma credo proprio che voterò “sì” all’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Lo guardo sorpreso e gli chiedo cosa gli abbia fatto cambiare idea, proprio lui, convinto assertore della massima apertura verso l’Unione Europea.

Mi risponde: Ti parlo di Zurigo. L’immigrazione a porte spalancate (ca. 80’000 nuovi arrivi all’anno) ha molto contribuito all’aumento degli affitti e alla penuria di appartamenti liberi. I trasporti pubblici e le strade sono sempre vicine al collasso. Quando passo di sera alla stazione sono in un territorio che non è più Svizzera e molti si sentono insicuri, può darsi sia una mia impressione, non è però una mia impressione che 1) Il portavoce della conferenza dei vescovi svizzeri mi parla con un forte accento germanico. 2) Il portavoce delle Ferrovie Federali Svizzere mi parla con un forte accento germanico. 3) Anche la portavoce della compagnia aerea Swiss mi parla con forte accento germanico. Ho una figlia che ha la formazione per ambire a uno di questi posti, o simili. In più parla bene sia l’inglese che il francese come pure l’italiano (lingue nazionali), é svizzera. Non trova lavoro.

Un mio amico, docente in un’Università svizzera mi racconta che un suo collega, professore di storia in un modulo che comprende pure storia svizzera, è germanico. Fino a ieri non mi pareva strano, mi sembrava un ottimo segnale di apertura da parte del nostro paese. Oggi mi accorgo invece che se va avanti così rischiamo di non poter più dire niente a casa nostra. Se voterò “sì”  sarà anche grazie alle scelte dell’Università di Zurigo, della Compagnia di bandiera “Swiss”, delle FFS e della Conferenza dei vescovi svizzeri.

Gli dico: ..ma porre l’attenzione a questi rischi, fino a ieri, non era solo da stupido populista e segno di paure del tutto infondate? Mi risponde: Ci ho ripensato, forse no, e potrebbe essere un bene aprire gli occhi; dovrebbe farlo anche chi continua a dire “le soluzioni sono altre” (ilarità della Redazione, non sappiamo se anche dell’Autore) ma intanto le situazioni sono quelle che ti ho descritto. Un contingentamento intelligente poi, è sicuramente la soluzione che richiede molto meno burocrazia di tutte le altre (teoriche) misure accompagnatorie, che si aggirano fin troppo facilmente, come già dimostrato.

Quando ci lasciamo mi chiede: Ma voi in Ticino come la vedete? Gli rispondo: Secondo me, in Ticino si percepiscono le stesse sensazioni di prima della votazione sugli accordi di Schengen. Tutto quanto era stato promesso dal Consiglio Federale non si è avverato. Tutto quanto temevano i ticinesi (che hanno votato “no” agli accordi di Schengen), e che doveva essere solo frutto di paure e populismo, è successo. Quando ci salutiamo mi dice: Penso proprio che voterò a favore dell’iniziativa UDC.

Nadir Sutter