. Gli annunci contraddittori creano una situazione difficile da sopportare per le famiglie dei passeggeri del volo Malaysia Airlines MH370 Kuala Lumpur-Pechino.
. Almeno due passeggeri si sono imbarcati con passaporti rubati. i biglietti sarebbero stati acquistato da un iraniano.
. In assenza di qualsiasi traccia dell’aereo, le ricerche sono state estese nel Mare della Cina meridionale.

La giornata di lunedì è stata costellata da annunci contraddittori che mettono a dura prova i nervi dei famigliari dei passeggeri scomparsi.
La Cina, preoccupata per i suoi 153 cittadini al bordo dell’aereo scomparso, ha inviato una squadra per investigare e portare sostegno alle famiglie.

“La Malesia accorda molta importanza a questo incidente e dà prova di un atteggiamento sincero, ma data la situazione la Malesia deve intensificare gli sforzi – ha dichiarato Qin Gang, portavoce del ministro cinese degli Affari esteri.

Alcuni cellulari dei passeggeri scomparsi suonano ancora

Secondo quando scrive il Washington Post, diversi numeri di telefono dei passeggeri a bordo dell’aereo scomparso continuano a suonare.
La logica vorrebbe che siano fuori servizio, se sono sott’acqua o se l’aereo si è disintegrato. Il sito China.org indica che 19 famiglie hanno firmato un comunicato comune attestando che diversi numeri di telefono sono sempre attivi.
Hanno cercato di contattare le autorità affinchè rintraccino i telefoni e in questo modo le tracce dell’aereo, ma sinora non hanno ricevuto alcuna risposta.

Dieci paesi mobilitati per ritrovare l’aereo scomparso

A bordo del volo MH370 si trovavano 227 passeggeri di 14 nazionalità e 12 membri dell’equipaggio. Dieci paesi partecipano alle ricerche dell’apparecchio. Gli Stati Uniti, con tre cittadini americani scomparsi, hanno inviato rappresentanti di diverse agenzie dei trasporti, fra cui la National Transportation Safety Board e la Federal Aviation Administration.

L’aereo non è stato localizzato. Si è disintegrato in volo?

Non vi ancora nessuna traccia del Boeing 777 della Malaysia Airlines. Due giorni dopo la scomparsa del volo che doveva collegare Kuala Lumpur a Pechino, le ricerche condotte da 40 navi e 22 aerei non hanno dato alcun risultato.
La zona delle ricerche è stata estesa la Mare della Cina meridionale.

“Sfortunatamente non abbiamo trovato nulla che sembri provenire dall’apparecchio – ha dichiarato il direttore dell’aviazione civile malesiana nel pomeriggio di lunedì.
Domenica aerei vietnamiti avevano rintracciato due linee di carburante in mare che si estendevano su una lunghezza di circa 20 chilometri nel Mare della Cina meridionale.
I malesiani ritengono che queste tracce di carburante non hanno nulla a che vedere con l’aereo.
“Questo tipo di carburante non viene usato per gli aerei ma per le navi – ha dichiarato il portavoce della polizia marittima malesiana.
Il mistero resta dunque intatto. L’aereo è finito sul fondo del mare oppure è scoppiato in volo? La difficoltà nel trovare dei resti dell’aereo fa propendere gli inquirenti per la seconda possibilità. In effetti, se l’aereo fosse finito sul fondo del mare i resti si troverebbero in una zona ristretta, mentre se fosse esploso sarebbero sparsi su una zona molto più estesa.

L’aereo ha fatto un’inversione di rotta?

Il volo MH370 ha cercato di tornare verso Kuala Lumpur? Secondo le autorità malesiane esiste una possibilità che l’aereo abbia fatto un’inversione di rotta, i radar lo confermerebbero. Questa non è invece l’opinione del direttore della Malaysian Airlines, secondo cui se fosse stata eseguita questa inversione gli allarmi dell’aereo lo avrebbero segnalato.

Ipotesi terrorista : la pista iraniana

L’assenza di messaggi da parte dell’equipaggio fa pensare a un evento improvviso. Le condizioni meteorologiche erano buone e il Boeing 777 è considerato molto sicuro.
Gli inquirenti hanno scoperto che due passeggeri europei, un austriaco e un italiano, che figuravano sulla lista dei passeggeri non si trovavano a bordo.
I passaporti di queste due persone erano stati rubati in Thailandia nel 2012 e nel 2013 e sono serviti ad altri per salire a bordo.
Gli inquirenti esaminano le immagini di due passeggeri riprese all’aeroporto dalle video camere di sorveglianza per tentare di determinare la loro vera identità.
Due altri passeggeri sono potenzialmente sospetti. In totale quattro nomi sono al vaglio degli inquirenti.

Lunedì il New York Times scriveva che secondo le autorità thailandesi i biglietti dei falsi passeggeri sarebbero stati acquistati da un intermediario iraniano da un numero di telefono in Iran.
L’uomo, che si fa chiamare Ali, aveva un ristorante a Pattaya, ma attualmente si trova in Iran. Dopo aver fatto la riservazione, un altro iraniano, di nome Asay, avrebbe pagato i biglietti dell’aereo in contanti. Lunedì è stato interrogato dagli inquirenti.