A seguito di un’ondata di suicidi che da mesi scuote il mondo finanziario, gli inquirenti non riescono a capire cosa vi sia dietro queste morti. Alcuni osservatori sono giunti a una conclusione abbastanza scioccante.

L’indagine è stata lanciata dai creatori del blog Wall Street on Parade, Pam e Russ Martens, i quali sospettano che i numerosi suicidi fra i banchieri siano in stretta relazione con l’assicurazione sulla vita BOLI, stipulata dalle banche.

Secondo Pam e Russ Martens, le tradizionali polizze di assicurazione sulla vita garantiscono ai famigliari del defunto un’indennità equa. Ciò malgrado, le banche stanno investendo milioni di dollari in nuove polizze che permettono loro di percepire un beneficio, esente d’imposte, sul decesso dei loro impiegati.

Fra le grandi banche di Wall Street che investono nelle assicurazioni sulla vita BOLI, la prima della lista è la banca JP Morgan Chase, con un investimento di 17’900 milioni di dollari. Il maggior numero di banchieri che si sono suicidati negli ultimi mesi lavoravano presso questo colosso bancario.

Allo scopo di avere maggiori informazioni sul genere di assicurazione stipulata da JP Morgan Chase, Pam Martens ha chiesto alla compagnia assicurativa di fornire alcune informazioni riguardanti il numero dei morti nel periodo compreso fra il 2008 e il marzo 2014, per i quali JP Morgan ha ottenuto benefici sul decesso, l’importo nominale dell’assicurazione BOLI e il numero totale di ex impiegati e attuali della banca.

La società ha rifiutato di dare l’informazione, facendo valere argomenti di confidenzialità. Questo permette a Pam e Russ Martens di continuare a far valere i loro sospetti circa le polizze vita che permetterebbero ai datori di lavoro di tirare profitto dalla morte dei propri collaboratori.

(Fonte : actualidad.rt.com)