Era uno degli esiti possibili, si è verificato. Cinicamente verrebbe da dire (io però sono un finto cinico) che ad averci guadagnato più di tutti sono i media, che ne hanno fatto una pelle.

— Il vincitore della giornata è, indiscutibilmente, l’on. Fiorenzo Dadò. Anche se lui non vuole che si dica. Perciò non lo diciamo.

— Quanto a Chatrian, egli sapeva perfettamente sin dall’inizio quel che faceva e avrà ponderato il rischio.

— Tutto questo accanito can can potrà sembrare eccessivo, ma non si dimentichi che il festival era per così dire pregiudicato, per usare un termine giudiziario. È come (a titolo di esempio) un tizio che è stato beccato con l’alcolemia al volante. Non può sperare, una seconda volta, nell’indulgenza.

Ticinolive ha rivolto a Fiorenzo Dadò alcune rapide domande.

Re SoleDopo tanta accesa polemica da una parte e dall’altra, lei “trionfa”. Come si sente?

Fiorenzo Dadò   Oggi a trionfare è il buonsenso, non io, che ne avrei fatto molto volentieri a meno. Oggi ha vinto la giustizia, la libertà dei cittadini di poter esprimere la propria opinione, indipendentemente se ricchi o poveri, deboli o potenti.

Pensava che, alla fine, avrebbero ceduto?

FD   Non ho mai visto questa discussione in questo senso . Per me era importante che si potesse dibattere un tema controverso e socialmente sensibile, in modo libero, senza pressioni. Perciò bisogna certamente difendere la libertà del Festival ma nella stessa misura deve venir garantita la libertà del cittadino di poter acconsentire o dissentire. Questa è libertà a 360 gradi, non quella professata in questi giorni da alcune persone, anche politici miei colleghi.

È il trionfo della censura e del moralismo?

FD   Macché censura e moralismo. Queste sono le solite litanie una certa cerchia di persone che non hanno altri argomenti validi per controbattere. Qui a trionfare è il buonsenso e soprattutto la giustizia.

Pensi che la attaccheranno, accusandola di avere rovinato il festival?

FD   Non so cosa ci sia di rovinato. È però possibile che chi concepisce il Festival e la libertà di espressione (quindi anche di dissentire) come Re Sole concepiva la sua corte e i suoi sudditi, abbia qualcosa da ridire. Il Festival quest’anno ha un gran bel cartellone, l’unico neo era il premio a Polanski. È stato detto in tutte le salse, poi chi non vuole capire non capirà come sempre.

Chatrian dovrebbe dimettersi?

FD   Non vedo perché dovrebbe dimettersi. Ripeto, il Festival propone un gran bel programma e Polanski è tutto sommato marginale.

Solari dovrebbe dimettersi?

FD   Sono domande che girano e che mi hanno già fatto altri, come se dipendesse da me. Io ho espresso una mia libera opinione sul premio a Polanski, non sulla conduzione del Festival.

Esclusiva di Ticinolive. Riproduzione consentita citando la fonte.