Castelgrande nitido
Rossini 2Federico Rossini, presidente della sottosezione “Franco Zorzi” (Bellinzona Centro-Sud),
candidato PLRT al Gran Consiglio

Un suo pensiero sui migranti   Possiamo discutere a lungo sulla situazione politico – economica dei Paesi di origine dei migranti: guerra, non guerra, povertà, disoccupazione, accanimento alle minoranze di una determinata Fede, ecc. Ciò che nessuno potrà mai negare sono i bambini soldato, i bambini bomba fatti esplodere in nome di Allah, i bambini sul fondo del Mediterraneo, i bambini che a 4 anni intrecciano tappeti o ancora i bambini che spaccano pietre per 10 ore al giorno (domenica ovviamente inclusa). Per quanto i partiti di (estrema) destra insistano nel proclamare gravi difficoltà di accoglimento dei migranti, rivolgendo lo sguardo al periodo migratorio record degli anno ’90 ci si accorge ora che, tutto sommato, grossi problemi non ve ne sono stati. Anche grazie a questi flussi migratori la Svizzera ha affrontato alla grande le ultime crisi economiche, dimostrando un’ottima solidità interna. Ricordiamoci che in assenza di questa manodopera, peraltro residente, l’economia ticinese sarebbe andata a cercarla altrove, per esempio in Nord Italia… La Svizzera è tra i Paesi più aperti del continente, e visti gli accanimenti sopra espressi, non possiamo che andarne fieri.

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Il presidente mi ha chiesto di moderare il dibattito ed io con piacere ho accettato.

I quattro relatori invitati sono candidati di primo piano nei rispettivi partiti; la serata si preannuncia affollata e interessante. Il dibattito, comprese le gradite domande del pubblico, durerà circa un’ora. Io parlerò poco perché al centro dell’attenzione non deve stare il moderatore bensì i candidati, che si battono per un seggio nella stanza del Governo e debbono avere la più ampia possibilità di esporre le loro idee.

Il primo tema che sottoporrò alla loro riflessione è il seguente: “I migranti, quali dobbiamo accogliere?”

Chi è perseguitato per motivi politici.
Chi fugge dalla miseria economica.
Chi fugge da un regime non democratico.
Chi fugge dalla guerra.
Chiunque voglia venire a stabilirsi in Svizzera.

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