Ay 400A seguito del tentativo di colpo di stato contro l’ordinamento costituzionale della Repubblica di Turchia della scorsa settimana, appare sempre più evidente come nella sollevazione golpista abbia giocato un ruolo determinante la confraternita islamista guidata dall’imam Fetullah Gülen, la quale controllerebbe un giro d’affari stimato dal quotidiano economico italiano “Il Sole 24 ore” in ben 25 miliardi di dollari. Stando all’inchiesta del quotidiano turco dell’opposizione laica “Aydinlik” fin dagli anni ‘70 tale setta ha assunto un carattere eversivo di stampo fondamentalista islamico e contrario al secolarismo e alla laicità delle istituzioni. Secondo il portale ticinese di informazione progressista “Sinistra.ch”, inoltre, la setta in questione controllerebbe numerose fondazioni sul piano internazionale, come le “Harmony Public Schools” e la “Cosmos Foundation” negli Stati Uniti; la “Kafkas University” in Azerbaijan, ecc. E anche il nostro Paese ne sembrerebbe coinvolto. Stando infatti a informazioni rese note dalla “Neue Zürcher Zeitung” dello scorso 18 luglio 2016 tale movimento risulterebbe attivo pure in Svizzera, e non da ieri: già il 2 novembre 2009 la rivista svizzera “Beobachter” aveva indagato sulle infiltrazioni di tale setta sul territorio nazionale, scoprendo ben otto scuole private

guelen2 concentrate nella Svizzera tedesca, direttamente legate alla dottrina eversiva del suddetto imam. Aspetto confermato ulteriormente l’anno successivo nella tesi di master del sociologo svizzero Thierry Kaufmann presentata all’Università di Zurigo.

GülenCon la presente interrogazione chiedo al lodevole Consiglio di Stato quanto segue:

  • (1) la presenza di tale confraternita nel nostro Paese è da ritenersi preoccupante per la sicurezza o la pace confessionale?
  • (2) si è a conoscenza di istituti scolastici o altre istituzioni culturali, imprenditoriali o religiose legate a tale confraternita presenti sul territorio del Canton Ticino?
  • (3) ci si intende coordinare con la competente autorità federale affinché l’attività di tale confraternita sia monitorata ai sensi della legge?

 

Massimiliano Ay, deputato del Partito Comunista