Nota. Ticinolive da qualche anno ha la posta (Lugano 3) letteralmente sotto casa. Se paga il conto della VISA allo sportello, si vede addebitare un balzello. Ancora più catastrofica è la situazione… se “pretende” – orrore! – la fattura cartacea. Il somaro si addestra con il bastone e la carota ma di carota… qui non c’è traccia!

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I comunisti furono l’unico Partito a tentare invano la via referendaria contro lo scempio del 1997 che ha portato alla fine del servizio pubblico nel settore delle comunicazioni a favore delle privatizzazioni e della concorrenza. E più di recente i comunisti sono stati gli unici – ancora una volta! – a sostenere l’iniziativa “Pro Service Public” che voleva farla finita con queste logiche di smantellamento del servizio pubblico, ma, chissà come mai, anche certa sinistra – il cui rapporto con il tema delle ex-regie federali puzza sempre più di bruciato – si è opposta con tutte le forze, difendendo a spada tratta il sistema attuale. E i risultati a cui ci sta portando questo sistema sono ormai allarmanti.

Siamo nostalgici, lo ammettiamo, delle vecchie PTT, quando cioè posta e telefoni erano uniti e rappresentavano uno dei servizi pubblici, fiore all’occhiello del nostro Paese.

E oggi, dopo l’ultimo annuncio della Posta (ex-PTT) di smantellare numerosi uffici postali (su cui pende una interrogazione del nostro deputato Massimiliano Ay al Consiglio di Stato) veniamo a sapere che partire dal prossimo 1° febbraio Swisscom (ex-PTT) addebiterà persino una tassa aggiuntiva ai suoi clienti che pagheranno le fatture telefoniche allo sportello postale.

Si tratta di una decisione irresponsabile che oltre a discriminare le fasce d’età meno giovani, fornisce pure l’alibi ai vertici della Posta per procedere con la chiusura ulteriore degli ufficiali postali. E ciò nonostante Swisscom – che oggi gode comunque del privilegio che deriva dall’eredità dell’ex-regia federale – continua a fare utili. I partiti rappresentanti nel parlamento nazionale e in consiglio federale si decideranno a dare un segnale chiaro a questi manager senza pudore?

Partito Comunista