“Una visione comune sull’Europa entro giugno” è questa la promessa di Angela Merkel, che ieri ha partecipato al summit assieme al presidente francese Macron, per discutere dei temi più urgenti riguardanti l’Europa. La Merkel ha saputo abilmente rimandare le misure operative e decisioni riguardanti “il sistema dei richiedenti-asilo, unione bancaria, competitività dell’Europa”, senza tralasciare la Siria, l’Iran e la Russia.

Il presidente francese ha sottolineato come sia assolutamente necessaria combattere i dilaganti “nazionalismi che mettono al dura prova la nostra comune sovranità” attraverso “meccanismi di solidarietà, protezione comune delle frontiere, norme sull’accoglienza che non lascino solo nessun Paese. Bisogna condividere la pressione: oggi nell’Unione restiamo divisi sulla distribuzione dei migranti, è necessario rivedere gli accordi di Dublino, creare solidarietà interna ed esterna”.

Parlando proprio delle difficoltà e del pericolo proveniente da tendenze nazionaliste, Macron ha aggiunto: “Alcuni dei nostri predecessori hanno avuto la forza di resistere ai venti cattivi, credo che questo sia quello che ci si aspetta anche da noi oggi”.

Se sul tema dei migranti i due si trovano d’accordo, lo stesso non si può dire sulle riforme di carattere economico e finanziario. Macron spinge per l’unione bancaria dichiarando che “nessuna unione monetaria potrebbe sopravvivere senza elementi di convergenza” mentre la Merkel non si sbilancia troppo dicendo che un progetto simile potrà sì, essere appoggiato da Berlino, ma a lungo termine: possibile “un sistema di assicurazione di depositi, ma responsabilità e rischi devono essere tenuti nella stessa mano”.

L’obiettivo quindi è trovare un compromesso su tutti i fronti e presentarlo al Consiglio europeo che si terrà a fine giungo: “Siamo d’accordo che da qui a giugno dovremo avere una posizione comune sulle decisioni importanti da prendere per rilanciare l’Europa” ha dichiarato la Merkel.