L’ex sindaco Brenno Martignoni Polti intervistato da Francesco De Maria

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Ticinolive è andato in visita a Bellinzona, ove l’ultimo anno politico è stato travagliato e polemico. Brenno Martignoni ha ricoperto il Sindacato per due legislature, dapprima con il PLR, poi senza. Oggi – dopo una pausa – si rimette in gioco con l’UDC, che fa lista comune con la Lega. Brenno ha scelto il suo slogan: “Ritorno al futuro”.

Un’intervista di Francesco De Maria.

Martignoni sindaco Bellinzona Sorpassi

Francesco De Maria Dalla Capitale giungono vistosi segnali di turbolenze politiche. Mi dica – in sintesi ed oggettivamente – che cosa è successo nell’ultimo anno sotto i Castelli.

Brenno Martignoni Polti È proprio il caso di dire che questo tempo supplementare di un anno (il forzato rinvio del rinnovo dei poteri comunali), è coinciso con dodici mesi di troppo. Lo scrigno di Pandora dei tre imponenti sorpassi milionari si è aperto facendo cadere su Sindaco e Municipali pesanti responsabilità non più dissimulabili. Fino a quel momento questo Esecutivo aveva avuto un assetto da crociera neutro, di navigazione asciutta. Da torre d’avorio.

Lungi da me l’intenzione di minimizzare, ma di sorpassi nella pubblica amministrazione ce ne son sempre stati… e sempre ce ne saranno. Perché questi particolari sorpassi sono così gravi?

Anzitutto, la non indifferente cifra. Poi, la reiterazione. Il fatto che si sono verificati in tre diversi cantieri con analoghe modalità. Questo dimostra che si tratta di una carenza oggettiva nella conduzione. Dovuta a manchevolezze nei meccanismi di controllo sia a livello tecnico sia soprattutto sul piano politico. Sindaco e Municipali non possono chiamarsi fuori, sostenendo, come hanno fatto, di essere stati investiti, loro malgrado, da una bufera, imprevista e imprevedibile.

La frittata a un certo punto era fatta. La reazione della “coalizione maggioritaria” PLR-PS è stata adeguata o ha peggiorato le cose?

Fare cerchio attorno a un tema che tocca sul vivo la collettività non è da virtuosi. La trasparenza deve sempre e comunque guidare ogni atto nel pubblico come nel privato.

Se non è stata adeguata, che cosa avrebbero dovuto fare?

Anzitutto, comunicare senza se e senza ma come sono andate veramente le cose. Commissionare audit non sana automaticamente l’agire di Sindaco e di Municipio.

La “telenovela sorpassi” quanto potrà influire sul risultato elettorale?

Sarebbe bello se fosse solo una “telenovela”… In realtà, è una vicenda decisiva, con conseguenze gravi e a lungo termine, su cui non si può semplicemente far finta di niente. Per tutto l’Esecutivo, Sindaco e Municipali, per la maggioranza del Legislativo, che ha avallato queste importanti manchevolezze, non è evidentemente una carta da visita di cui andare fieri. Bellinzona merita ben altro!

Il sindaco Branda è tuttora “blindato”?

È una domanda a cui risponderanno le elettrici e gli elettori il prossimo 18 aprile 2021. Certo che nel privato, per molto meno, subentrano conseguenze irreversibili. Ma in politica, si sa, le responsabilità si assumono a parole. Tutto finisce lì.

Alla grande aggregazione è seguita una legislatura difficile, aspra e litigiosa. Era fatale che succedesse?

Le dinamiche di legislatura le determinano le persone. C’è anche da dire che Sindaco e Municipali in carica non hanno mostrato attitudini particolarinella gestione di accadimenti straordinari.

Quali sono i punti più deboli e dolenti di questa “nuova Bellinzona”?

La mancanza di slanci. L’avere perso per strada il ruolo di Capitale. L’essere trainante in ogni nuova proposta, manca. Agire da protagonista è condizione essenziale per un’azione politica pregnante. Bisogna avere mentalità vincente da apripista piuttosto che quella smorzata da retrovia.

Lei è stato sindaco PLR di Bellinzona. Che cosa resta in lei di liberale-radicale?

I percorsi politici non incidono mai sull’ essenza della persona, che rimane sempre fedele ai suoi principi e alle sue idee. Sono le dirigenze che vanno e vengono.

Quando, e per quali precisi motivi, avvenne la sua rottura con il PLR ?

Per finire, per questioni di bieca pianificazione riguardo al sindacato. La candidatura ufficiale del partito è caduta al voto popolare. Gli allora dirigenti non hanno saputo accettarlo.

Ora lei è UDC. Parlando in termini generali (federali e cantonali) il pensiero politico dell’UDC è in contrasto con il pensiero liberale?

Tutt’altro. Lo spirito secolare agrario. Quello legato agli operai della terra. È un pensiero di libertà e di indipendenza in sintonia con le dinamiche che hanno fatto grande, in passato, i liberali radicali.

Com’è a Bellinzona il rapporto dell’UDC con la Lega? C’è rivalità?

È un bel gruppo che ha voglia di riuscire. Non percepisco rivalità. Soltanto grande sana motivazione a farcela.

Il dottor Orlando Del Don, che era candidato al municipio nel 2020, nel 2021 è stato escluso. Del Don ha elevato una forte protesta e ha addirittura lasciato il partito. Che cosa è successo, veramente?

Il numero di candidati UDC superava i posti disponibili. La scelta è così stata affidata all’assemblea generale della sezione.

Da 0 a 10 quanto è probabile un suo ingresso (ri-entro) in Municipio?

Né più né meno. Da 0 a 10. A dipendenza della rispondenza di Bellinzona! Dal suo entusiasmo verso un Ritorno al futuro…

Con la penultima domanda la spedisco in… trasferta. Mi faccia un acuto commento sulle combattute e incerte elezioni a Lugano. In particolare sui “grandi vecchi” in scena: Lombardi in primis, poi Pelli e Beltraminelli.

I gremi istituzionali necessitano di pluralità. Di variegate sensibilità. Esperienze e rinnovamenti devono andare di pari passo. Tutti sono comunque più giovani del 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America.

Nostalgia. Qual è il ricordo più bello dei suoi anni di sindacato?

Essere Sindaco implica contatti e rapporti interpersonali diretti con la gente. Soprattutto a Bellinzona. Tutti si conoscono. Le cittadine e i cittadini, grandi e piccini, ti fanno sentire questo legame di appartenenza alla vita di comunità. È un calore indicibile. Anche quando è per dare spazio a critiche, che ti vengono rivolte mentre passeggi in Città.

Esclusiva di Ticinolive