Era la domenica delle Palme, per i cittadini dell’isola di Sulawesi, che si sono recati ieri alla chiesa cattolica di Makassar, ignari della domenica di morte che li attendeva. Due islamisti, un uomo e una donna, a bordo di una motocicletta, dopo aver tentato di entrare nella chiesa, hanno fatto esplodere una bomba, che ha colpito 34 persone, provocando 14 morti e 20 feriti gravi.

I due attentatori sono morti nell’esplosione. Il presidente Joko Widodo ha condannato fermamente il terrorismo, invitando a pregare per la «guarigione immediata» delle persone rimaste ferite nella deflagrazione.

Per le autorità il mandante della strage di cristiani è il gruppo islamista Jamaah Ansharut Daulah (Jad), che nel 2018 si macchiò di plurimi attacchi kamikaze contro chiese e luoghi cristiani, costati la vita a 30 persone. 

Secondo Danny Pomanto, sindaco della città portuale, la moto dei due islamisti era stata bloccata prima che penetrasse in chiesa e che i danni sarebbero potuti essere molto maggiori.