LETTERA APERTA DI NADIA GHISOLFI AL DIRETTORE DELLA RSI

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Nadia Ghisolfi è una donna brillantemente competitiva. È opportuno ricordare che su Ticinolive è apparsa una sua intervista dal titolo: “L’obiettivo minimo e massimo? l’elezione in municipio!” (qui). Se la RSI – che, detto tra noi, ne ha fatte e ne fa anche di peggio – ha inteso veicolare il messaggio “queste candidature femminili non hanno chance”, indubbiamente le ha danneggiate. Ma può averlo fatto per inavvertenza, senza malizia.

Immaginiamo che il direttor Timbal risponderà alla lettera aperta dell’on. Nadia Ghisolfi, e in tal caso riferiremo.

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Egregio signor Timbal, caro Mario, 

mi permetto di scriverti a seguito della trasmissione Falò dello scorso 1° aprile “Donne fuori dal Comune” – un bel servizio, che mette l’accento sulle donne in politica e gli stereotipi che dobbiamo combattere ogni giorno, per riuscire ad affermarci. 

Per la lista PPD al Municipio di Lugano, al minuto 18 circa viene detto: “il PPD perde un politico navigato ma dietro c’è un pezzo da 90 in arrivo”. Mi permetto di sottolineare che siamo ben in tre donne sulla lista PPD, e tutte e tre siamo valide candidate e possibili Municipali, tanto quanto i nostri colleghi uomini: Laura Tarchini, Benedetta Bianchetti e la sottoscritta Nadia Ghisolfi . Inoltre, ci sono anche due donne candidate al seggio vacante liberale, che pure non sono state citate nel servizio: Giovanna Viscardi e Karin Valenzano Rossi , ma che giustamente si contendono (alla pari dei colleghi uomini) il seggio vacante del vice-sindaco. Quest’anno a Lugano, c’è di fatto la possibilità concreta di passare da 1 sola municipale donna a 3 municipali donne, limitandoci a guardare i soli seggi “vacanti” (cioè dove l’uscente non si ripresenta). Questo, è il messaggio che mi sarei aspettata di sentire da un servizio del genere, e non che ormai, in casa PPD, i giochi sono fatti.

Mi sono pertanto permessa di formulare questo commento sul mio profilo Facebook e in risposta, a nome della redazione di Falò, la signora Luvini mi ha risposto che “le menzioni fatte sulla posta in gioco nei comuni sono state fatte per rimarcare la difficoltà per una donna di affermarsi, nessuno nega che siete donne di qualità, ma credo che non si possa negare che la probabilità di essere eletta è un’altra storia”. Quindi non solo la redazione di Falò non si rammarica per l’infelice frase del servizio, ma addirittura la giustifica.  Dire che tre donne PPD in lista per il Municipio di Lugano non hanno alcuna chance di elezione contro Filippo Lombardi può essere sicuramente un’opinione personale della signora Luvini, ma in qualità di televisione del servizio pubblico mi sembra alquanto fuori luogo esprimere questo giudizio come un dato di fatto.  

Il sevizio era bello ed importante – ma questi commenti vanificano il senso stesso del servizio. Mi chiedo addirittura se non si vada a danneggiare le donne che scendono in campo e si mettono a disposizione. Il commento che la probabilità di venire eletta è tutta un’altra storia la dice lunga sulla strada che le donne devono fare per emergere ed essere considerate come delle vere concorrenti all’uomo. Questo è un giudizio che la RSI non dovrebbe permettersi di dare a priori, dovrebbe restare imparziale, e non influenzare l’elettorato con giudizi soggettivi e non supportati da alcun fatto oggettivo. Poi magari il 18 di aprile verrà confermata la tesi del “pezzo da 90″, ed allora si potrà commentare in questo senso, ma dirlo prima ha un impatto importante sul pensiero della gente e la libertà di votare e scegliere liberamente le candidate/i candidati. L’influenza e l’impatto della RSI in qualità di televisione con mandato di servizio pubblico sulla nostra nostra democrazia è fondamentale, e mi dispiace, ma con questi giudizi viene decisamente meno ai suoi compiti ed al suo ruolo.  

Anche in qualità di membro della CORSI, e dopo essermi confrontata con alcuni di loro, mi sento in dovere di dirtelo e segnalarlo pubblicamente, in quanto l’accaduto è estremamente grave. In attesa di un tuo riscontro, ti mando un caro saluto 

Nadia