Potrebbe essere l’alba di un nuova era nei rapporti tra Teheran e Washington. Oggi infatti sono ripartiti a Vienna le consultazioni che potrebbero essere il primo passo verso il salvataggio dell’accordo internazionale sul nucleare iraniano (Jcpoa). Si tratta di un primo flebile tentativo di restaurare quello che Obama era riuscito a creare e quello che l’amministrazione Trump ha invece abbandonato nel corso della sua amministrazione, ripristinando le sanzioni contro l’Iran.

Parlare di riconciliazione è sicuramente ancora presto. Teheran e Washington infatti non hanno ancora intrapreso contatti diretti, ma si sono affidati agli intermediari dell’Unione Europea. Tuttavia, l’inviato speciale per l’Iran Rob Malley, ha già parlato di primi allentamenti delle sanzioni, notizia accolta con molto favore dalla Repubblica Islamica. “Costruttivo incontro della Commissione congiunta. Ci sono unità e ambizione per un processo diplomatico congiunto con due gruppi di esperti su applicazione del nucleare e revoca delle sanzioni. Come coordinatore, intensificherò contatti separati qui a Vienna con tutte le parti coinvolte, inclusi gli Usa” ha commentato su Twitter Enrique Mora, vice segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna dell’UE.

Il Jcpoa era nato nel 2015 sotto amministrazione Obama allo scopo di frenare il programma nucleare iraniano. Alla fine dei negoziati, Teheran aveva accettato di eliminare le proprie riserve di uranio a medio arricchimento e tagliare del ben 98% le riserve di uranio a basso arricchimento. Inoltre, si era impegnato a ridurre di due terzi le sue centrifughe a gas per tredici anni.A seguito della brusca e unilaterale interruzione dell’accordo da parte del presidente Trump, l’Iran aveva ripreso a superare i limiti imposti dall’accordo, subendo le pesanti sanzioni economiche che avevano messo il paese in ginocchio.

Il nuovo presidente Joe Biden si dichiara aperto alla possibilità di riprendere i negoziati e rientrare nell’accordo. L’Iran a sua volta si aspetta che gli USA prima ritirino le sanzioni economiche. Anche se questo primo incontro di Vienna potrebbe non portare a nulla di concreto, è senz’altro un forte segnale da parte di Biden, che intende allontanarsi dalle politiche di Trump.