Una sfolgorante carriera nello spettacolo, pur senza mai emergere definitivamente, l’aveva portata addirittura al cospetto del Principe di Monaco. A trent’anni, però, Federica Farinella si era misteriosamente ritirata dalla dolce vita romana, tornando a vivere ad Asti. Un pomeriggio di settembre, si era allontanata da casa, senza mai più tornare indietro. Telefonate e falsi allarmi avevano per anni tenuto accesso la debole speranza che fosse ancora viva. Tra ottobre e ieri, 1 maggio 2021, sono state trovate le sue ossa.

Federica Farinella aveva 30 anni quando, diciannove anni fa, scomparve nel nulla.

Avvenente, piemontese di origini siciliane, si era trasferita a venticinque anni, sognando il successo, da Rivoli a Roma, dove aveva partecipato alla selezione della trasmissione record talent show di ascolti sulle reti Mediaset, ‘Bravissima’. Federica non era arrivata tra le finaliste ma era stata notata dal conduttore Valerio Merola, che l’aveva introdotta dietro le quinte di Cinecittà, dove era stata presentata ad attori e varie personalità. La scalata sembrava facile: con la carta vincente della bellezza, Federica era partita in elicottero insieme a Merola e altre ragazze, per il Principato di Monaco: una festa glamour e la Farinella aveva addirittura stretto la mano del principe. Poi il ritorno a Roma, dove il futuro sembra arridere alla modella.

Cinque anni dopo, però, nel 1996, la Procura di Biella aveva aperto un’inchiesta nella quale erano indagati il conduttore Gigi Sabani e il regista e autore Gianni Boncompagni per la così detta ‘Vallettopoli’, in breve, giro di prostituzione di aspiranti attrici, sedotte e illuse.  Prima dello scandalo, Federica si era già ritirata, e conduceva vita privata vivendo coi genitori, ma apparendo a tutti molto mutata.

Federica Farinella

Continuava tuttavia a fare la ragazza immagine per dei locali notturni torinesi, con l’approvazione dei genitori: Federica era bella ed era ancora giovane, soprattutto non voleva obliare la passata vita dorata.

Poi, il 2 Settembre del 2001, la trentenne scomparve nel nulla. L’ultima volta in cui era stata avvistata risale a mezzogiorno, nel giardino della casa di campagna a Montichiaro d’Asti. Stava fumando una sigaretta, dicono, e leggeva una rivista all’ombra di un albero del giardino di casa. Si era allontanata, ad un tratto, improvvisamente, senza documenti, cellulare e soldi. Era vestita leggera, con shorts azzurri e una canottiera, ai piedi calzava sandali da mare, certamente inadatti per una scampagnata.

Una settimana dopo il padre di Federica Farinella ricevette una telefonata in cui gli venivano chiesti 30 milioni di lire per riavere sua figlia: in lontananza, si sentiva una voce femminile gridare: “aiutami papà”.

«Non ce l’avevo quella cifra e trattai fino a 3 milioni. Accettarono, stabilimmo un luogo per la consegna, avvertii i carabinieri che segnarono le banconote e si appostarono, ma non si presentò nessuno» raccontò in seguito a Chi l’ha visto il signor Farinella.

Due settimane dopo, nel cuore della notte, un uomo telefonò alla famiglia della ragazza scomparsa, presentandosi come poliziotto e ordinando al padre di Federica di andare a riprendersi la figlia, perché era stata trovata a Certosa, in provincia di Pavia. I familiari partirono in cinque o sei macchine, ma metà strada furono avvertiti che si era trattata di una falsa segnalazione.

Per vent’anni un tetro silenzio dominò la scena della scomparsa, sino a quando, a ottobre scorso, a Chiusano d’Asti, furono rinvenuti in un bosco un cranio e una tibia. Subito si pensò alla ragazza scomparsa nel nulla vent’anni fa. In seguito, le analisi del DNA rivelarono una corrispondenza con quello del fratello della ragazza.

Il padre di Federica, Francesco Farinella, affidò dunque al criminologo astigiano Fabrizio Pace l’incarico di effettuare ulteriori accertamenti, e ieri, dopo diciannove anni di indagini rimaste ferme, il macabro ritrovamento aggiunge la triste conclusione ad una storia terribile ed irrisolta. Nei boschi di Chiusano d’Asti, sono stati rinvenuti ieri altri resti che l’esame del dna ha accertato essere del corpo della trentenne sparita nel nulla due decenni fa. Sei, le parti di scheletro rinvenute da un gruppo di esperti, coordinati dal dottor Fabrizio Pace. Il luogo del ritrovamento osseo era a pochi metri dopo quelli rinvenuti nei mesi scorsi e vicino a una tana di cinghiali.

Il luogo di ritrovamento delle ossa di Farinella

Per il ritrovamento è stato impiegato anche un’unità cinofila svizzera dell’associazione Detection Dogs Ticino, un gruppo di specialisti che, con l’ausilio di cani addestrati, ha il compito di rintracciare resti umani. Con loro ha partecipato anche l’entomologo forense Stefano Vanin, che si è occupato di vari casi di interesse nazionale tra cui quello di Melania Rea, Yara Gambirasio, Elisa Claps, e la più recente Viviana Parisi e suo figlio, il piccolo Gioele.

Per il momento, la procura della Repubblica di Asti non ha ritenuto di aprire un fascicolo di indagini.