È venuto a mancare all’età di 73 anni il fondatore di Emergency Gino Strada. È deceduto mentre si trovava in vacanza in Francia, in Normandia, e sembrerebbe che già da tempo soffrisse di gravi problemi di cuore.

Nato a Sesto San Giovanni, nel 1978 divenne un dottore con specializzazione in chirurgia d’urgenza e praticò all’ospedale di Rho fino al 1988. In seguito lavorò con la Croce Rossa in varie zone calde del pianeta, come il Pakistan, la Bosnia e l’Afganistan. In seguito a questa esperienza nel 1994 fondò Emergency che negli anni divenne una delle ONG più importanti al mondo. Con la sua instancabile attività umanitaria, Emergency ha offerto cure mediche ai meno fortunati, alle vittime della guerra e della povertà. L’Afghanistan è il paese dove Emergency è più attiva. Lì l’organizzazione di Gino Strada gestisce ben 30 punti di primo soccorso ma anche 3 centri chirurgici e un ospedale dedicato alla maternità e alla pediatria.

Per anni Gino Strada è stato il simbolo della lotta contro le mine antiuomo e contro le guerre. Quando gli USA decisero di intraprendere la guerra in Iraq, Strada si è battè contro l’adesione dell’Italia alla NATO, lanciando una campagna pacifista.

“Nessuno se l’aspettava. Siamo frastornati e addolorati. È una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore il mondo. Ci mancherà tantissimo” ha dichiarato l’attuale presidente di Emergency Rossella Miccio.

Anche la figlia, Cecilia Strada, ha espresso il suo cordoglio su Facebook: “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. (…) Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere… beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre”.

Sulla pagina ufficiale di Emergency invece si legge: “Il nostro amato Gino è morto questa mattina. È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di EMERGENCY. ‹I pazienti vengono sempre prima di tutto›, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose”.

Strada era benvoluto anche da numerosi grandi imprenditori come per esempio Massimo Moratti e la moglie Milly, i più grandi sostenitori di Emergency. Gino Strada ha pubblicato numerosi libri dove ha raccontato la sua lotta per i più vulnerabili, tra cui Pappagalli verdi e Viaggio dentro la guerra.