Notizie poco rassicuranti arrivano dalla Groenlandia. Sulla sommità di un’enorme calotta glaciale all’altezza di 3.216 metri è caduta della pioggia, per la prima volta da quando esistono le misurazioni, ovvero dal1950. Si tratta di un chiaro segnale del cambiamento eliminati in corso sul nostro pianeta.

Le precipitazioni sono cadute durante tre giorni eccezionalmente caldi in cui le temperature registrate erano ben 18 gradi centigradi sopra la media con conseguente scioglimento visibile in tutta l’isola. Soltanto lo scorso maggio i ricercatori che si occupano di cambiamento climatico hanno dichiarato che una parte significativa della calotta glaciale della Groenlandia si stava avvicinando a un punto critico, oltre il quale non sarebbe più stato possibile fermare lo scioglimento, nemmeno se il riscaldamento globale fosse stato interrotto. Ted Scambos, uno scienziato del National Snow and Ice Data Center dell’Università del Colorado ha dichiarato: “Quello che sta succedendo non è semplicemente un decennio o due ondate calde in un modello climatico errante. Questo è senza precedenti. Stiamo attraversando soglie che non si vedono da millenni, e francamente questo non cambierà finché non adegueremo ciò che stiamo facendo all’aria”

Il recente rapporto del gruppo intergovernativo di esperti dell’ONU IPCC ha concluso che le emissioni di carbonio causate dall’attività antropica stanno “inequivocabilmente” riscaldo il pianeta causando lo scioglimento di estese aree ghiacciate e il conseguente innalzamento del mare. Se tutto il ghiaccio della Groenlandia dovesse sciogliersi, il livello globale del mare aumenterebbe di circa 6 metri mettendo in serio pericolo le città costiere di tutto il mondo. Purtroppo, con i ritmi che ha assunto lo scioglimento, potrebbe succedere molto prima del previsto. Secondo l’ente intergovernativo, il cambiamento climatico è ormai inevitabile e irreversibile.