L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere.

Il Tribunale di Locri ha raddoppiato la richiesta dei pubblici ministeri Michele Permunian e Marzia Currao (che avevano chiesto 7 anni e 11 mesi), ritenendo responsabile l’ex sindaco di Riace di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, organizzando “matrimoni di comodo tra cittadini riacesi e donne straniere al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano”, nonché di un lungo elenco di reati contro la pubblica amministrazione, la pubblica fede e il patrimonio: associazione per delinquere finalizzata a “commettere un numero indeterminato di delitti”, falso in atto pubblico e in certificato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d’ufficio e peculato.

La condanna è stata resa più pesante del previsto, poiché i reati sono stati giudicati separatamente e non globalmente.  

L’ex sindaco, perito chimico, 63 anni, si difende chiamando in causa lo Stato. “Quando parlano di associazione a delinquere – dice l’ex sindaco di Riace – dovevano mettere insieme a me anche il ministero degli Interni e la Prefettura di Reggio Calabria perché allora mi chiamavano ‘San Lucano’ in Prefettura perché gli risolvevo i problemi degli sbarchi”.”