Dov’è finito?

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Giorgio Ghiringhelli scrive ai media ticinesi

Cari giornalisti, la stampa mainstream ticinese  si è finora occupata poco o nulla di Eric Zemmour, il giornalista ebreo che i sondaggi francesi stanno dando in gran crescita in vista delle elezioni presidenziali che si terranno nell’aprile del 2022. Addirittura egli sarebbe attualmente in seconda posizione dopo Macron, e dunque potrebbe essere lui – e non Marine Le Pen – a sfidare l’attuale presidente francese nella votazione di  ballottaggio.

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Se non avete mai visto o letto nulla di Zemmour (che già all’inizio del 2021 era stato inserito dal movimento Il Guastafeste fra i candidati al premio “Swiss Stop Islamization Award”) vi consiglio di dedicare 1 ora e 23 minuti per guardare il video dell’intervista che nell’ambito del nuovo programma “Face à la rue” gli è stata fatta in strada a Drancy, un Comune in cui Zemmour aveva passato la sua infanzia e che oggi – come la trasmissione ha messo bene in evidenza – è diventato un’ enclave islamica in territorio francese (come ve ne sono oltre 100 in Francia ).

Interessante la formula dell’intervista, che ha messo in risalto il coraggio di Zemmour  di scendere in strada in un Comune a lui chiaramente ostile, e il coraggio di dire quel che pensa  ai suoi vari interlocutori , selezionati in rappresentanza delle categorie prese di mira da Zemmour, il quale ha come punti principali del suo programma la lotta contro la mondializzazione che ha ridotto la sovranità degli Stati e le capacità industriali francesi ( a scapito del numero dei posti di lavoro e con conseguente crescita della povertà),  contro l’islamizzazione della Francia, contro l’immigrazione che rifiuta di assimilarsi (specialmente quella di matrice islamica), contro i delinquenti stranieri e contro gli aiuti sociali agli stranieri (in particolare ai genitori di minorenni che delinquono). Egli insomma vorrebbe che la Francia tornasse ad essere quella che era fino a una quarantina di anni fa, quando ad esempio le donne non dovevano aver paura di girare in minigonna.

Tutto il resto per lui è secondario, e forse è proprio grazie a questo suo programma (che per via del discorso politicamente scorretto  è sottovalutato un po’ in tutta Europa), che potrebbe diventare il prossimo presidente della Francia, facendo il colpo a sorpresa che negli USA era riuscito a Trump nel 2016.  Ecco perché la stampa ticinese farebbe bene a  cominciare a conoscere meglio questo personaggio e a presentarlo ai propri lettori e telespettatori, invece di ignorarlo. Da notare che Zemmour non si è ancora ufficialmente candidato alle elezioni presidenziali , anche se ormai tutti lo danno per scontato: e solo quando lo farà presenterà il suo programma nei dettagli.

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la porta monumentale dell’Eliseo: la varcherà Zemmour? – Wiki commons (Eric Pouhier) – https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5/deed.en