Negli anni passati, quello di credere che Internet avrebbe aperto una nuova era di democrazia offrendo a tutti la possibilità di accedere alla verità attraverso i social media, è stato un pensiero ingenuo.

Ad  alcuni individui che praticano demagogia difatti, è stato necessario sospendere l’account per proteggere la democrazia.

Azioni con le quali un miliardario con 80,4 milioni di follower su Twitter come Elon Musk non è d’accordo. Le aziende tecnologiche secondo lui, non dovrebbero agire come l’arbitro de facto della libertà di parola. Musk sostiene una visione libertaria di un Internet “incontrollato”, una piazza pubblica dove ci sono poche restrizioni su ciò che le persone possono o non possono dire. Una visione che potrebbe risultare molto pericolosa. Qualcuno infatti deve decidere quale messaggio sensibile debba essere bannato o meno. 

Quasi tutti i social network hanno speso moltissimi soldi e impiegato tanti tecnici per sviluppare nuove politiche volte a ridurre l’incitamento all’odio e la disinformazione. Misure che hanno cambiato radicalmente il modo in cui le notizie venivano controllate, portando alla rimozione di post e di account, provocando l’ira di molti politici e imprenditori.

Esiste anche qualcuno come Vladimir Putin che vuole che il popolo russo sappia poco della guerra in Ucraina, sostituendo la verità con propaganda e bugie.

Musk, che è diventato ad inizio aprile il maggiore azionista di Twitter comprando una partecipazione del 9,2% con quasi tre miliardi di dollari, ha lanciato la scorsa settimana un’offerta pubblica di acquisto da 43 miliardi di dollari per Twitter. La sua ambizione è quella di far diventare la piattaforma non sorvegliata e libera dalla censura. “Il mio forte senso intuitivo è che avere una piattaforma pubblica che sia massimamente affidabile e ampiamente inclusiva è estremamente importante per il futuro della civiltà”, ha affermato Musk sul suo account.

Il mese scorso Musk aveva chiesto ai suoi follower se Twitter stesse rispettando o meno il principio della libertà di parola. Il mancato rispetto minerebbe fondamentalmente la democrazia. Musk ha offerto suggerimenti e critiche pubblicando sul suo canale un flusso di domande aperte sul presente e sul futuro di Twitter, proponendo tra l’altro nuove funzionalità ed evidenziando aree di interesse. Indicazioni descritte, da alcuni commentatori, come dotate di “energia del caos”.

L’aspirazione di Musk può essere controproducente e danneggerebbe le prospettive di crescita di Twitter, se lo rendesse una piattaforma non sicura. È stato spesso nei guai per aver twittato commenti controversi. Gli esperti di diritti civili hanno lanciato l’allarme per un Twitter incentrato sulla libertà di parola da lui controllato.

Musk sarebbe dovuto entrare nel CDA di Twitter il 9 aprile scorso, ma l’amministratore delegato Parag Agrawal, ha dichiarato che il nuovo azionista aveva rifiutato l’offerta di unirsi al Board. “Credo sia meglio così. Valuteremo sempre il contributo dei nostri azionisti, indipendentemente dal fatto che siano nel nostro CDA o meno”, ha scritto Agrawal su Twitter.

Oggi, dopo l’annuncio dell’offerta pubblica di Musk, il gruppo americano Vanguard è il primo azionista di Twitter con il 10,3% delle azioni in mano.

Il consiglio di amministrazione di Twitter ha approvato giovedì alcune regole straordinarie per limitare il rischio che un singolo azionista possa prendere il controllo totale dell’azienda comprando azioni sul mercato.

Il piano prevede l’esercizio di un diritto in caso un soggetto acquisisca il 15% delle azioni attraverso l’accumulo di mercato aperto senza preventiva approvazione. Gli altri azionisti possono esercitare il diritto di acquisto ad un prezzo scontato delle nuove azioni. Questo per diluire efficacemente la quota di partecipazione della parte che potrebbe essere “ostile” e che si troverebbe costretta ad acquistare molte più azioni per ottenere il controllo dell’azienda.

In sostanza è stato adottato un piano per contrastare offerte indesiderate. Un tentativo del CDA per impedire a Musk di comprare la società e guadagnare tempo per essere in grado di analizzare e negoziare qualsiasi accordo, inondando di conseguenza il mercato con emissione di nuove azioni.

L’offerta di Musk ha dato il via alla speculazione secondo cui altre società potrebbero entrare nella mischia e iniziare una guerra di offerte.

Gli azionisti di Tesla sperano che i giochi di acquisizione di Musk non lo allontanino troppo dal suo lavoro quotidiano.