Il punteggio di approvazione del presidente statunitense Joe Biden, è al punto più basso da quando è entrato in carica, 38%.

Lo dice l’ultimo sondaggio nazionale, pubblicato oggi dal centro di ricerca dell’istituto del Marist College di Poughkeepsie di New York, il quale rivela che gli americani sono quasi tre volte più propensi a disapprovare l’operato di Biden rispetto ad approvarlo.

Anche il sondaggio pubblicato questa settimana dalla Quinnipiac University Poll, leader riconosciuto a livello nazionale negli USA per la ricerca sull’opinione pubblica che si trova ad Handem nel Connecticut, riporta che gli americani danno al presidente Biden un punteggio di approvazione piuttosto negativo (33%).

I sondaggi mostrano non solo un basso indice di gradimento, al di sotto della media, ma evidenziano anche la mancanza di una base politica. Il 12% degli elettori registrati non offre nemmeno un’opinione.

Soltanto il 28% degli americani vuole che Joe Biden si ricandidi nel 2024, e anche tra i Democratici la percentuale di chi crede che debba correre per un secondo mandato è ferma al 48%.

Al loro interno, il 79% dei Democratici approva il modo in cui Biden sta gestendo il suo lavoro, mentre l’11% lo critica fortemente. L’88% dei Repubblicani lo bocciano, al contrario del 6% che si trovano d’accordo con la sua politica. Tra gli Indipendenti, troviamo il 61% degli attivisti che disapprovano Biden, mentre soltanto il 25% lo promuove.

Al giorno d’oggi, il popolo americano è molto pessimista sulla gestione dell’economia e afferma che è l’inflazione la questione più urgente che il governo degli Stati Uniti dovrebbe affrontare, seguita soltanto dall’aumento della violenza armata.

Quasi 9 americani su 10 si sentono schiacciati dall’inflazione, secondo un sondaggio condotto a maggio dalla Schar School of Policy and Government della George Mason University di Arlington in Virginia. La maggior parte degli americani si aspetta un peggioramento dell’inflazione il prossimo anno, già oggi vicina ai massimi degli ultimi 40 anni. Le famiglie americane stanno cambiando le proprie abitudini in risposta all’aumento dei prezzi (8,3%), cercando prodotti più economici o a rimandare gli acquisti pianificati.

Leggendo con attenzione i sondaggi, si scopre che Biden sembra essere un leader in gran parte senza una base politica di sostenitori. Emergono infatti coloro a cui non piace (40%), ma non si fanno sentire quelli a cui Biden piace in modo evidente (14%). È la peggiore rappresentazione di Biden fino ad oggi.

Dai tempi della presidenza di Ronald Reagan, solo George W. Bush ha visto una sbalorditiva percentuale del 58% di persone che lo disapprovavano, contro un 7% che lo approvava.

Barack Obama toccò il fondo all’inizio della sua presidenza con il 37% degli americani che lo detestava fortemente, contro un’approvazione del 18% del suo operato. Anche Bill Clinton ha toccato la peggiore divisione tra il popolo americano all’inizio della sua presidenza, con il 38% a favore contro il 13%.

Donald Trump aveva riscontri paragonabili a quelli di Biden in certi momenti. Ma ha affrontato sentimenti più forti sia a favore che contro. Nel 2018 il 53% degli americani lo disapprovava totalmente, mentre il 24% lo sosteneva fermamente.

Da un po’ di tempo oramai Biden ha una grande fetta del paese a cui non piace affatto e non sembra una situazione temporanea. Non ha nemmeno il supporto dalla sua base politica che dovrebbe compensare il gradimento dell’opinione pubblica. In sostanza la maggioranza dei Democratici non approvano un presidente democratico.