L’Europa sembra molto influenzata dai cambiamenti nella circolazione atmosferica. L’attuale ondata di caldo, la seconda quest’anno a colpire con questa intensità, è guidata da un sistema atmosferico ad alta pressione che si trova sopra l’Europa e trasporta aria calda dall’Africa.

L’ondata di caldo che non accenna a diminuire, sta provocando incendi pericolosi in diversi paesi con temperature estreme di oltre i 45°C. Spagna, Portogallo e il sud della Francia sono i paesi europei particolarmente colpiti. Interessati dal caldo record anche il Nord Africa e la Cina.

In Portogallo è in vigore da domenica scorsa lo stato di emergenza, con oltre mille persone costrette ad evacuare dalle loro case e con oltre 2000 vigili del fuoco in azione.

Un pilota di un aereo antincendio è morto venerdì durante una manovra di volo mentre stava cospargendo da solo l’acqua raccolta nei bacini vicini sulle fiamme nella zona nord-est del Portogallo. Quest’anno l’area bruciata ha già superato il totale del 2021: oltre 30 mila ettari. Sono 13 le regioni portoghesi che hanno toccato i 47°C.

Gli incendi stanno devastando le aree della regione francese della Gironda, dove sono state evacuate oltre 12 mila persone. I vigili del fuoco francesi stanno lavorando instancabilmente per contrastare gli incendi che imperversano nel Sud del Paese, dove oltre 3000 vigili sono assistiti dalle forze di soccorso antincendio della Grecia.

Oltre al Portogallo e Francia, quest’anno si sono visti molti appezzamenti di boschi andare in fiamme in altri paesi del Mediterraneo come Italia, Grecia, Croazia e Turchia. In Marocco si è visto l’evacuazione delle persone da diversi villaggi a causa della diffusione degli incendi.

Diverse autorità hanno temporaneamente bloccato l’accesso nelle aree boschive per il forte rischio di incendi. Il cambiamento climatico sta portando un’estate di temperature molto elevate. Una calamità che sta affliggendo un’ampia fascia del continente europeo, perché le forti siccità invernali seguite da intense ondate di caldo, creano le condizioni di clima caldo e secco che alimenta gli incendi.

Nell’Europa occidentale, questo tipo di ondata di caldo si sta verificando con maggiore frequenza e intensità rispetto alle latitudini settentrionali americane (Canada e Stati Uniti), a causa della formazione di un modello a “doppio getto” in cui la corrente d’aria si dirama in due mentre attraversa l’Europa. Sospinti da forti venti, gli incendi diventano distruttivi, specialmente nelle foreste di pini (un terzo del territorio europeo) che sono altamente infiammabili.

Alcuni pubblici ministeri sospettano tuttavia l’origine dolosa. La risposta agli incendi in alcuni casi, sembra non essere quella di avere più risorse, ma di fare più attenzione.