20091101 - ROMA - CRO : CARCERI: SUICIDIO BLEFARI, IMPICCATA IERI SERA CON LENZUOLA. Un interno del carcere di Rebibbia, a Roma, in un'immagine d'archivio. La neo brigatista Diana Blefari Melazzi, condannata all'ergastolo per l'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, si e' impiccata ieri sera, attorno alle 22:30, utilizzando lenzuola tagliate e annodate. La donna - secondo quanto si e' appreso - era in cella da sola, detenuta nel reparto isolamento del carcere Rebibbia femminile. Ad accorgersi quasi subito dell'accaduto sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che - si e' inoltre appreso - avrebbero sciolto con difficolta' i nodi delle lenzuola con cui la neo brigatista si e' impiccata in cella e avrebbero provato a rianimarla senza pero' riuscirvi. ANSA / ALESSANDRO DI MEO / ARCHIVIO / PAL

Il 25 dicembre, nel pomeriggio, sette giovani sono evasi dal carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Due giovani sono di origine nordafricana, uno viene dall’Ecuador e gli altri quattro invece sono italiani. Tutti hanno tra i 17 e i 19 anni ed erano in carcere in attesa del processo per crimini come furti e rapine. Tre fuggitivi sono stati riportati in carcere, due dalla polizia e uno tornato volontariamente convinto dai familiari. Non è ancora chiarissimo come siano riusciti a fuggire ma dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che abbiano distratto la guardia durante delle attività all’aperto e abbiano approfittato di alcuni lavori di cantiere per riuscire a fuggire. Le ricerche sono cominciate fin da subito anche se inizialmente si pensava che l’evaso fosse soltanto uno ma già in serata due dei sette giovani sono stati individuati e riportati in carcere.

L’evasione ha scatenato disordini e proteste all’interno della struttura, e diversi detenuti hanno dato fuoco ai materassi. Quattro agenti di custodia sono stati trasportati in ospedale per via di un’intossicazione da fumo ma fortunatamente nessuno ha subito danni gravi. L’intervento dei pompieri è stato reso necessario per spegnere le fiamme e una parte del carcere risulta inagibile a causa dei danni all’impianto elettrico. Il segretario generale del sindacato della polizia penitenziaria ha sottolineato che la situazione peggiora e che sono sempre in aumento i casi di aggressioni ai danni degli agenti: “Ciò è imputabile a una serie di fattori che vanno dal sostanziale disinteresse della politica e dei governi alle vicende penitenziarie a scelte poco oculate, quale appunto l’innalzamento del limite d’età che consente la detenzione nelle strutture minorili, sulle quali per di più si abbatterà anche la scure della legge di bilancio in corso di approvazione con ulteriori tagli”.

L’evasione ha sollevato anche alcune questioni critiche per il carcere Cesare Beccaria, ovvero che da quasi 20 anni manca un direttore della struttura e che i lavori di cantiere vadano avanti da ben 16 anni. Il garante dei detenuti del Comune di Milano Francesco Maisto ha dichiarato: “Da 15 anni non c’è un direttore stabile e la mancanza di una guida sicura ha degli effetti. Pur nella professionalità, c’è stato un turn over di reggenti”. Direttori temporanei che sono anche “direttori di istituti penali per adulti, mentre direttore di un istituto minorile deve avere una formazione diversa”.