Modem (RSI): Un dibattito riservato unicamente ai rappresentanti del Governo,
alla faccia del servizio pubblico
L’UDC rinuncia a presenziare alla registrazione della trasmissione Modem della RSI che verrà
trasmessa domani, martedì 7 febbraio. E’ inaccettabile che l’UDC, partito che ha in gran parte
dettato l’agenda politica degli ultimi anni e vinto ben sette volte davanti al popolo venga
relegata in panchina, mentre il campo viene riservato unicamente ai partiti del Governo del
Mulino Bianco. L’UDC non accetta di fare la bella statuina per i giornalisti di Stato e rinuncia di
conseguenza a presenziare.
Invece di fare informazione al servizio dei cittadini, promuovere una completa informazione per
stimolare la creazione dell’opinione pubblica, la RSI si dimostra al servizio del potere e della sua
lottizzazione. L’UDC non ci sta e di conseguenza annuncia di non partecipare alla trasmissione
pre-elettorale di Modem, dato che non è stata ritenuta degna di sedere sul palco per essere
confrontata direttamente con gli avversari politici. La televisione di Stato ha invitato unicamente
i capigruppo dei partiti di Governo, mentre per l’UDC è riservata una sedia in platea assieme
ad “un pubblico composto dalle varie forze politiche in corsa, ma anche da esponenti della
società civile e privati cittadini”.
Visto che con gli attuali 335 franchi di canone e i milioni concessi dai contribuenti elvetici, i
giornalisti di Stato ticinesi non intendono promuovere un dibattito elettorale equilibrato e che
riconosca i giusti valori in campo, allora l’iniziativa per il canone a 200 franchi diventa ancor più giustificata.
Piero Marchesi, presidente UDC Ticino