Sono in corso i quattro giorni della Conservative Political Action Conference, il più grande raduno di conservatori al mondo che quest’anno si tiene a Washington DC. La conferenza politica annuale, organizzata e inaugurata per la prima volta da Ronald Reagan nel 1974, è un evento importante per gli attivisti di base dei conservatori che si riuniscono per socializzare con alcune delle figure più popolari del Partito Repubblicano americano.

Sebbene alcuni partecipanti abbiano espresso apertura o preferenza per altre opzioni per una scelta presidenziale repubblicana, sono molti i visitatori e i relatori che hanno manifestato negli ultimi giorni il loro sostegno all’ex presidente.

Gli interventi della candidata presidenziale Nikki Haley e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo, hanno ricevuto una tiepida accoglienza. Haley, che è stata ex ambasciatrice delle Nazioni Unite, è stata ad un certo punto addirittura “disturbata” dai sostenitori di Trump mentre quest’ultimo scattava foto con i partecipanti al CPAC. “We love Trump, we love Trump”, ha iniziato a cantare una folla intorno a lei disturbandola dopo il suo discorso di ieri.

Il piccolo “tafferuglio” ha dimostrato i rischi per i nuovi aspiranti candidati di portare avanti la battaglia per le primarie. La conferenza 2023 ha reso chiaramente l’idea che è la convention di Trump. “Ricorda, non sei al CPAC, sei al TPAC”, ha detto mercoledì in una intervista il conduttore radiofonico John Fredericks, ex presidente in Virginia per le campagne di Trump del 2016 e del 2020. “Niente Trump, niente CPAC”, ha poi aggiunto Fredericks.

Alcuni potenziali rivali alla corsa delle presidenziali del 2024, hanno deciso di saltare la conferenza di quest’anno piuttosto che rischiare di essere fischiati. Il governatore della Florida, Ron DeSantis, dato come il più grande concorrente di Trump secondo gli ultimi sondaggi anche se non ha ancora ufficializzato la sua candidatura, ha scelto di trascorrere la settimana lontano dal CPAC per promuovere un suo nuovo libro.

Donald Trump sarà protagonista oggi con un suo intervento alla chiusura dei lavori.