La Food and Drug Administration, l’ente governativo del dipartimento della salute degli Stati Uniti che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha rilasciato l’approvazione regolamentare alla società di Elon Musk, Neuralink, per condurre la sua prima sperimentazione clinica sugli esseri umani. Un piano futuristico molto ambizioso.

La FDA aveva inizialmente respinto la domanda, ma il 25 maggio ha dato finalmente il via libera.

Neuralink, fondata nel 2016 in California, è una società di impianti cerebrali e fino ad ora ha condotto ricerche solo sugli animali. L’approvazione segnerebbe una pietra miliare per l’azienda che ha sviluppato un dispositivo inserito chirurgicamente nel cervello da un robot e in grado di decodificare l’attività cerebrale e collegarla ai computer. Musk aveva predetto dal 2019 che la sua azienda avrebbe avviato la sperimentazione umana per un impianto cerebrale per il trattamento di condizioni gravi come la paralisi e la cecità.

Neuralink è stata oggetto di indagini federali in passato. La FDA aveva segnalato diverse preoccupazioni che dovevano essere affrontate prima di dare l’autorizzazione per le sperimentazioni umane. I problemi principali riguardavano la batteria al litio del dispositivo, la possibilità che i fili dell’impianto migrassero all’interno del cervello e la sfida di estrarre in sicurezza il dispositivo senza danneggiare il tessuto cerebrale.

L’approvazione arriva mentre i legislatori statunitensi stanno sollecitando le autorità di regolamentazione a indagare se la composizione del gruppo che supervisiona i test di Neuralink sugli animali abbia contribuito a degli esperimenti affrettati e falliti.

Grazie ad Elon Musk e all’attenzione degli investitori, Neuralink ha avuto risorse straordinarie in un campo noto come interfaccia cervello-computer, dove scienziati e ingegneri stanno sviluppando impianti elettronici che decodificano l’attività cerebrale e la comunicano ai computer. Questa tecnologia, che viene studiata da decenni, ha il potenziale per ripristinare la funzionalità di persone con disturbi neurologici.

Aziende come Blackrock Neurotech e Synchron, hanno già impiantato dispositivi in almeno 42 persone in tutto il mondo. Tali dispositivi hanno consentito imprese che un tempo appartenevano al regno della fantascienza.

Synchron ha dimostrato nel 2021 il funzionamento di un dispositivo che ha permesso a due persone disabili di interagire con un computer tramite il proprio pensiero, ottenendo l’approvazione della FDA. Per certi versi un dispositivo simile a Neuralink, ma ad uno stadio più avanzato dello sviluppo.

Mentre la maggior parte delle aziende che cercano di commercializzare impianti cerebrali, si concentrano su coloro che hanno esigenze mediche, Neuralink ha ambizioni ancora più grandi, ovvero creare un dispositivo che non solo ripristini le funzioni umane, ma che le migliori.