Aveva 29 anni ed era al settimo mese di gravidanza. Era svanita nel nulla tra sabato 27 e domenica 28 maggio da Senago, in provincia di Milano.

Sabato sera avrebbe inviato degli sms a un’amica, nei quali diceva di essere turbata dopo una discussione con il fidanzato ma forse quegli sms potrebbero essere stati inviati, secondo gli inquirenti, dall’uomo dopo la morte di Giulia. 

È stato proprio l’assassino, un barman di 30 anni di nome Alessandro Impagnatiello, che ha confessato il delitto e indicato agli inquirenti il luogo in cui aveva nascosto il corpo della giovane. L’aveva occultato nella loro abitazione, e aveva tentato di bruciarlo.  

Poi, nella tarda notte di ieri, a cinque giorni dalla sparizione della giovane, il rinvenimento del corpo, dopo numerose tracce di sangue in casa. L’uomo avrebbe ucciso la giovane sabato sera, e dopo l’omicidio avrebbe vagato per diversi chilometri prima di decidere di nascondere il cadavere a 600 metri da casa. 

Giulia era incinta di 8 mesi, del suo assassino e avrebbe avuto una discussione col suo omicida, dopo aver scoperto una precedente relazione di questi con un’altra donna, la quale era rimasta incinta e aveva interrotto la gravidanza.

La giovane donna è stata uccisa a coltellate. L’assassinio è avvenuto a Senago, in provincia di Milano.

La vittima

L’assassino in auto.