di Francesco Pontelli – 30 Luglio 2024
Al di là delle performance degli atleti olimpici, che rappresentano i veri e unici protagonisti delle giochi olimpici, risulta evidente come “Parigi 2024” possa rappresentarre perfettamente quello che potrebbe essere il mondo solo europeo nei prossimi decenni.
La cerimonia di inaugurazione, Indipendentemente dalle interpretazioni di esperti vaticanisti o di satanisti (termini assolutamente ironici) ha suscitato numerose polemiche, tanto da indurre una delle principali aziende statunitensi ad abbandonare il contratto di sponsorizzazione.
Di conseguenza l’intero impianto comunicativo ha fallito l’obiettivo di rappresentare l’essenza dello spirito Olimpico, il quale dovrebbe essere di fraternità piuttosto che divisivo, e visto che siamo in terra francese di uguaglianza.
L’esposizione di identità sessuali come elemento distintivo e caratterizzante, infatti, rappresenta una regressione culturale senza precedenti dell’epoca moderna, in quanto l’intimità sessuale non può essere indicativa di alcuna specificità intellettuale.
In questo contesto, poi, lo stesso abbandono della delegazione della Gran Bretagna del villaggio turistico, a causa di un menù con poche proteine per scarsa presenza di carne, dimostra quale ormai già ora sia il modello alimentare da adottare, ed espressione di una chiara e precisa ideologia da imporre in Europa nel prossimo futuro.
Lo stesso allestimento del villaggio turistico con materassi scomodi, fatto con materiale riciclato e con letti di cartone sempre riciclati, i quali rendono molto difficile il riposo e soprattutto il recupero dalle fatiche olimpiche degli atleti, indica l’attenzione ideologica nei confronti dell’allestimento delle dimore private, mentre contemporaneamente la realtà empirica emette già ora i primi verdetti in relazione alle ammissioni.
Si rileva, infatti, come i Data Center inquinino più dalle abitazioni private e di conseguenza diventi espressione di una pura ideologia oscurantista, la ridicola imposizione ideologica della transizione Green applicata alle case è assolutamente ingiustificabile come pure i costi ad essa collegati.
Come ampiamente anticipato, poi, in Norvegia, il vero ed unico modello di riferimento per tutti i sostenitori di una transizione elettrica nella mobilità privata,
si scopre come le emissioni di CO2, nonostante la più grande percentuale di auto elettriche, risultino assolutamente stabili. A dimostrazione della irrilevanza del settore Automotive e del trasporto sul totale delle emissioni complessive (*).
Arrivando al paradosso nel quale il primo esportatore di gas e petrolio europeo, i cui proventi vengono investiti nella mobilità elettrica, mantiene invece inalterate le proprie emissioni.
Nel frattempo tra il 2023-2024 la Cina attraverso l’apertura mensile di centrali a Carbone ha aumentato di 43.700 GW la propria capacità e potenza elettrica, diventando il primo paese inquinatore nel mondo e con quote superiori a tutto l’occidente.
Tornando quindi alle Olimpiadi, questa manifestazione di Parigi rappresenta il punto di partenza per un nuovo Medioevo politico ed ideologico, le cui conseguenze come i costi andranno interamente a carico delle future generazioni.