In Libia, l’Esercito Nazionale Libico (LNA), guidato da Khalifa Haftar e supportato dal gruppo Wagner, sta muovendo le sue truppe verso la città strategica di Ghadames, vicino al confine con l’Algeria, una mossa che ha sollevato preoccupazioni in Occidente. Questi movimenti sono visti dall’Occidente come una minaccia alla stabilità della regione e come un atto di sfida contro il governo di Tripoli, che è ancora controllato da milizie e sostenuto dalla comunità internazionale.

Il parlamento libico, la Casa dei Rappresentanti (HoR), si è riunito a Bengasi il 13 agosto 2024, presieduto da Aguila Saleh, e ha deciso di conferire a Saleh il ruolo di Comandante supremo dell’esercito. Inoltre, è stata rinnovata la fiducia al governo di Osama Hammad. Queste mosse rappresentano un passo deciso verso la centralizzazione del potere a Bengasi e una sfida diretta all’autorità del governo di Tripoli, considerato illegittimo dal parlamento.

Saleh ha criticato duramente l’accordo di Ginevra del 2020 e ha dichiarato che la Casa dei Rappresentanti non riconoscerà più le istituzioni di Tripoli, in quanto non legittime. L’esercito di Haftar è quindi visto come l’unica forza in grado di stabilizzare il paese e di organizzare le tanto attese elezioni, ostacolate dall’Occidente.

La situazione a Ghadames è cruciale per Haftar, poiché la città ha un’importanza strategica e economica, essendo vicina a giacimenti di gas e petrolio. La presa di Ghadames potrebbe rafforzare la posizione di Haftar sia a livello interno che internazionale, ma il rischio di un confronto militare con le forze di Tripoli, supportate dalla Turchia, rimane alto.

L.T.