Esordisco citando un detto di Nietzsche: “l’uomo è fatto per la guerra e la donna per il riposo del guerriero”. Ma queste sono idee superate, bisogna aggiornarsi. Il principio di parità uomo-donna è iscritto nella costituzione, è ben vero, ma i più dotti giuristi ci spiegano che esso non si applica in questo caso. Io penso che una donna – soprattutto in un esercito moderno – possa essere un buon soldato tanto quanto un uomo. Magari migliore. Quindi incentiverei l’arruolamento femminile – proponendo qualche interessante vantaggio – senza tuttavia introdurre un obbligo legale, puntando a trasformare quello striminzito 0,9% di donne soldato elvetiche in un 5% o 10%.
Pare che l’esercito svizzero abbia bisogno di più militi per colmare le fila. Bisogna però osservare che l’esercito attuale è molto più piccolo di quello di trent’anni fa. Se mancano militi è forse perché vengono concesse esenzioni troppo facili.
Maschile o femminile l’esercito ci vuole, anche se la sinistra, operosa come un castoro, da anni lavora per abolirlo.
francesco de maria in risposta a una domandina di Lorenzo Quadri (Mdd)