La mappa mostra una panoramica delle principali installazioni nucleari in Iran, aggiornata al 21 maggio 2025. Le informazioni provengono da fonti ufficiali come l’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran (AEOI) e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA). Le strutture indicate includono siti nucleari civili, miniere di uranio, installazioni militari e reattori di ricerca.

Principali siti nucleari
- Arak
- Reattore ad acqua pesante.
- Preoccupazione internazionale per il potenziale nella produzione di plutonio.
- Fordow
- Impianto sotterraneo vicino a Qom, fortemente protetto.
- Usato per l’arricchimento dell’uranio, anche oltre i limiti del JCPOA.
- Natanz
- Il principale centro di arricchimento dell’uranio dell’Iran.
- Spesso al centro di sabotaggi e cyberattacchi (es. Stuxnet).
- Isfahan
- Complesso nucleare che include impianti di conversione dell’uranio e un reattore di ricerca.
- Bushehr
- Centrale nucleare civile costruita con assistenza russa.
- Produce energia elettrica.
Reattore di ricerca
- Tehran
- Sede del reattore di ricerca nucleare fornito dagli USA negli anni ’60, usato per scopi medici e scientifici.
Installazioni militari
- Parchin
- Sito militare sospettato di aver ospitato esperimenti legati allo sviluppo di armi nucleari.
- Oggetto di particolare interesse per l’IAEA.
Miniere di uranio
- Saghand, Yazd, Gachin
- Siti per l’estrazione dell’uranio, materia prima per il ciclo del combustibile nucleare.
Contesto geopolitico
Il programma nucleare iraniano è al centro delle tensioni internazionali da decenni. Il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) del 2015 aveva temporaneamente limitato le attività nucleari iraniane in cambio della revoca delle sanzioni. Tuttavia, il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo nel 2018 e la risposta dell’Iran con l’intensificazione dell’arricchimento dell’uranio hanno riportato in primo piano le preoccupazioni sul possibile sviluppo di un’arma nucleare.
Queste strutture rappresentano i nodi principali dell’infrastruttura nucleare iraniana e sono attentamente monitorate da agenzie internazionali e da attori regionali come Israele, che percepiscono il programma iraniano come una minaccia diretta.