Francesco Pontelli 

Mentre l’Unione Europea continua a cercare finanziamenti per una politica di RearmEurope, finalizzata a bloccare una ipotetica  invasione della Russia di Putin fino a Lisbona ed emette il diciottesimo pacchetto di sanzioni alla Russia, 

la Cina con il suo leader Xi Jinping ha  confermato , il 18 luglio 2025 ( fonte BRICSNews ) , l’intenzione di voler annettersi Taiwan considerandola una “regione cinese”. 

Ancora una volta attraverso lo strabismo ideologico unito all’ottusità intellettuale dei vertici politici dell’Unione Europea quanto dai governi nazionali che li appoggiano , emerge quanto  nell’ultimo decennio la classe politica europea si sia dimostrata assolutamente inadeguata in un contesto geopolitico sempre più complesso.

Si continua  nella politica delle sanzioni nei confronti della Russia ,

il cui effetto risulta assolutamente marginale infatti il Pil russo cresce del +1,4% ( la crescita italiana è  del +0,6% mentre quella europea è del +0,8/0,9% ) , ma contemporaneamente si tagliano nel prossimo bilancio europeo risorse per l’agricoltura e la pesca  e  si aumenta la pressione fiscale per le imprese industriali .

Un settore agricolo europeo il quale già dovrà subire , come diretta conseguenza  dell’accordo del Mercosur il dumping normativo fiscale e retributivo dei paesi dell’America latina , ma piuttosto di un sostegno finanziario si preferisce affossarlo riducendo le risorse della Pac (  politica agricola comune ) .

L’obiettivo risulta quello di reperire ulteriori risorse finanziarie fresche finalizzate al riarmo per un ipotetico esercito europeo , che alla fine favorirà solo la Germania , la quale ha già ratificato l’accordo .

In piu il cancelliere Merz  ha dichiarato di volere possedere entro due anni la bomba atomica : portando a compimento quello che era il sogno di Hitler.

Contemporaneamente , però  , la stessa Unione finanzia l’economia cinese , e quindi anche le sue smanie espansive ,

attraverso l’importazione di automobili

 ” elettriche ” che vengono prodotte con oltre il 70% di energia elettrica proveniente dalle centrali al carbone  (1161) . 

Tanto è vero che l’Europa è diventata il primo mercato di esportazione per le autovetture cinesi anche come diretta conseguenza del divieto imposto negli Stati Uniti per auto con connessioni cinesi .

Questo scenario strategicamente imbarazzante e suicida  si conferma come la diretta conseguenza del mantenimento di una politica di transizione ecologica ed energetica espressione di  un ormai ridicolo ed assolutamente  non più giustificabile 

GreenDeal ( con il  blocco alla produzione delle auto a motore endotermico nel 2035 ) , il quale risulta ,nelle mani di Ursula Von der Leyen come della Commission europea,  un’arma di distruzione di massa.

In primo luogo , in quanto il finanziamento della Cina attraverso i flussi commerciali di autovetture annientera’   il sistema dell’automotive europeo che assicura attualmente 13 milioni  di posti di lavoro . in più questi stessi flussi  di auto dalla Cina determinaranno un implicito sostegno finanziario e  politico alla determinata volontà di annessione della Cina nei confronti di Taiwan.

In altre parole, in nome di  un pericolo ipotetico rappresentata da un’invasione della Russia fino al Portogallo,  si uccide la realtà economica ed agricola di un intero continente , in più si  forniscono mezzi finanziari e sostegno politico a chi invece veramente intende  invadere uno stato ancora oggi  indipendente come Taiwan.

Il percorso avviato dall’Unione Europea procede spedito dall’attuale marginalità economica e politica verso il completo  suicidio istituzionale.