Il caso della fresa bloccata nello scavo del secondo traforo autostradale del San Gottardo approda a Berna. A sollevare la questione è il consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega dei Ticinesi), che con un’interpellanza chiede chiarimenti al Consiglio federale su un imprevisto destinato ad avere importanti conseguenze sia sul piano dei costi sia su quello dei tempi di realizzazione.

Nei giorni scorsi la SRF ha reso noto che, nelle prime fasi di scavo sul versante sud, si è verificato un serio problema tecnico-geologico che ha costretto a cambiare il metodo di scavo. Secondo alcune ipotesi, ciò potrebbe tradursi in un ritardo fino a due anni rispetto alla tabella di marcia, con inevitabili ricadute per il Ticino e per l’intero sistema dei trasporti nazionali.

Le domande di Quadri

Nella sua interpellanza, Quadri incalza l’esecutivo federale con una serie di quesiti:

  • Perché l’imprevisto non è stato reso noto immediatamente?
  • È vero che due perizie avevano già messo in guardia sull’inadeguatezza del metodo di scavo scelto?
  • La geologia del Gottardo non avrebbe dovuto essere ben conosciuta dopo i numerosi tunnel già realizzati in passato?
  • Quanto è concreta l’ipotesi di un ritardo di due anni e quali sarebbero le conseguenze per il Ticino?
  • I Cantoni coinvolti, e in particolare il Ticino, sono stati informati? Se no, perché?

Quadri chiede inoltre se siano previsti indennizzi, perché le Commissioni parlamentari non siano state informate per tempo e se il Consiglio federale intenda riferire in maniera trasparente alle Commissioni dei trasporti e delle telecomunicazioni di entrambe le Camere. Infine, l’esponente leghista domanda se l’esecutivo intenda chiarire eventuali responsabilità e prendere provvedimenti in caso di negligenze.

Una questione strategica

Il secondo traforo del Gottardo rappresenta un’infrastruttura strategica non solo per il Ticino ma per l’intera Svizzera. Ogni ritardo o imprevisto ha ripercussioni dirette sulla mobilità, sull’economia e sull’immagine del Paese.

Con la sua interpellanza, Quadri porta il tema al centro del dibattito politico, chiedendo trasparenza, responsabilità e garanzie per il Ticino, che rischia di essere il primo a subire le conseguenze di un eventuale slittamento dei tempi.