21 novembre 2025 – ore 18:30, Auditorium Capretti – Brescia
In un tempo in cui le legislazioni europee si muovono, spesso in modo disordinato, tra spinte verso l’eutanasia e tentativi di regolamentare il fine vita, a Brescia si apre un importante momento di confronto pubblico: “Suicidio assistito: legge necessaria o dannosa?”, un convegno che mira a riportare la discussione su un terreno serio, umano e culturale, lontano dalle semplificazioni.
L’incontro, promosso da Associazione Tito Speri, Movimento Cristiano Lavoratori, Family Day Brescia, Il Pellicano e da altre realtà impegnate sul fronte della difesa della vita e della dignità dell’uomo, vuole affrontare una domanda che tocca coscienze, famiglie, operatori sanitari e legislatori.
Relatori di alto profilo per un tema che divide il Paese
A dialogare sul palco saranno quattro voci autorevoli, provenienti da ambiti diversi ma complementari:
- Francesco Borgonovo, giornalista, che offrirà una lettura culturale e mediatica del tema
- Prof. Daniele Trabucco, costituzionalista, che analizzerà i rischi giuridici e i possibili scenari normativi
- Dr.ssa Suor Giuseppina Stevanin, medico palliativista, che racconterà cosa significa realmente accompagnare chi soffre
- Prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo, già noto per il suo impegno sui temi bioetici e sulla tutela dei più fragili
Sarà dunque un confronto a più voci, capace di intrecciare competenze cliniche, etiche, giuridiche e umane.

Una domanda che riguarda tutti: quale società vogliamo diventare?
Il cuore del convegno non è solo la possibile legge sul suicidio assistito, ma la visione antropologica che essa porta con sé.
Un ordinamento che normalizza l’eliminazione della vita fragile rischia di trasformare la sofferenza in un fallimento, l’anziano in un peso, il malato in un “costo”.
Eppure proprio nella malattia e nella vulnerabilità si misura la civiltà di un popolo.
La domanda che gli organizzatori pongono ai cittadini è semplice ma radicale:
Vogliamo una società che accompagna chi soffre o che lo abbandona?
L’eutanasia e il suicidio assistito vengono spesso raccontati come atti di libertà individuale. Ma cos’è la libertà, se non c’è sostegno, cura, prossimità?
L’esperienza delle medicine palliative mostra che una persona non sceglie di morire quando si sente amata, accompagnata, ascoltata.
Un invito a partecipare
Il convegno si svolgerà giovedì 21 novembre alle ore 18:30 presso l’Auditorium Capretti, via Giovanni Piamarta 6, Brescia
(ampio parcheggio da via Brigida Avogadro).
La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione scrivendo a: