Link al libro
https://www.mimesisedizioni.it/libro/9791222323879
Link al Master in Scienze Religiose
https://www.msrim.unito.it/do/home.pl/View?doc=/master/presentazione.html
Ci sono immagini che valgono più di mille parole. Una di queste è quella di papa Francesco che recita la preghiera Urbi et Orbi sul sagrato deserto e bagnato di Piazza San Pietro nel marzo del 2020. Seguita in diretta televisiva, o via web, la declamazione della preghiera da parte del pontefice diventa uno dei momenti più iconici ed emblematici della dimensione religiosa durante la pandemia. Questo episodio citato nell’introduzione di Dei digitali. Religioni digitali, media e immaginari sociali (Mimesis 2025) da Alessandra Vitullo ben evidenzia i cambiamenti che la religione ha affrontato e affronta ancora oggi, soprattutto nel rapporto con i nuovi media, la tecnologia e il digitale.

Dei digitali si presenta come una pluralità eterogenea di approcci, visioni e studi. Le voci di Michele Olzi, Stefania Palmisano, Marco Castagnetto, Nicola Pannofino – docenti presso il Master in Scienze Religiose e Mediazione Culturale dell’Università di Torino, accanto a colleghi e colleghe note a livello nazionale e internazionale quali – Heidi A. Campbell, Giulia Evolvi, Alberta Giorgi, Alberto Ghio, Marco Mutti e Marco Maculotti, si confrontano sulle trasformazioni digitali e virtuali della religione e della spiritualità. Il volume si apre con una ricognizione storica e tematica dell’ambito di studi della digital religion.
Fan seguito l’analisi di quei casi di studio in cui la tecnologia gioca un ruolo preponderante: dal rapporto tra videogiochi e manifestazioni del sacro, al ruolo e utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle immersive technologies nell’ambito della spiritualità e dei Nuovi Movimenti Religiosi. Sono offerte poi considerazioni pregnanti su come gli spazi digitali diventino luoghi di rappresentazione e discussione dei femminismi religiosi, mentre, non dimenticando l’influenza dei media classici sulla sfera della spiritualità e del sacro, i saggi finali si focalizzano sulle tematiche delle “religioni inventate” e del “diabolico” tra romanzi, letteratura e cinema.
