Le autorità di El Salvador hanno fatto una scoperta raccapricciante nel terreno privato di un ex detective. Un vero e proprio cimitero clandestino, con circa 40 corpi, presumibilmente tutti di donne. 

Intanto i resti di almeno 24 persone sono stati recuperati nel giardino della casa di Chalchuapa, a circa 78 km di distanza dalla capitale, San Salvador. Stando a quanto dichiarato da alcuni funzionari, per riuscire a dissotterrare il resto dei cadaveri potrebbe volerci un altro mese. 

L’uomo era già stato  indagato per  violenza sessuale ma i sospetti e la conseguente indagine sugli omicidi sono partiti quando il 51enne ex poliziotto Hugo Ernesto Osorio Chávez è stato  arrestato con l’accusa di aver assassinato una  donna e sua figlia. La  polizia scientifica ha perquisito la casa dell’uomo in seguito alla confessione del delitto e scoprì  il macabro cimitero del killer, ovvero sette fosse contenenti diversi corpi,  alcuni dei quali potrebbero essere stati sepolti due anni fa. L’indagine divenne immediatamente più ampia e altre nove persone  sono state arrestate perché sospettati di aver  agevolato gli omicidi. Tra questi anche ex soldati, ex poliziotti e trafficanti di persone accusati di aver avuto un ruolo nell’ingannare le vittime e condurle nella trappola mortale di Chávez. 

Giovedì, dozzine di persone si sono raccolte attorno alla casa  del killer. Sono tutti parenti di persone scomparse che temono di scoprire che i loro cari siano  caduti vittime della follia omicida dell’uomo. 

Il terrificante caso ha riaperto il dibattito sul grave problema di femminicidi nel paese. Nel 2019, a El Salvador,  che conta circa 7 milioni di abitanti, sono stati 111 i casi di femminicidio. Una situazione che si è aggravata ulteriormente durante la pandemia. Ma la violenza contro le donne non è l’unico problema. El Salvador è infatti il primo paese  al mondo per il numero di omicidi in rapporto  ai numero degli abitanti. Nel 2018, il piccolo paese sul Pacifico, ci sono stati in media 52.02 omicidi ogni 100’000 abitanti.