Un’inchiesta di una tv polacca, la TVN24, ha gettato un’ombra sulla figura di Giovanni Paolo II. Lo riporta il Post

Stando a quanto portato alla luce dall’inchiesta denominata “Farnciszkanska 3”, Karol Wojtyla era a conoscenza di casi di abusi sui bambini nella chiesa cattolica polacca prima della sua elezione a Papa, quando era vescovo e cardinale di Cracovia. 

L’indagine è stata portata avanti dal giornalista Marcin Gutowski che afferma di aver incontrato le vittime di preti pedofili che hanno subito molestie nella diocesi di Cracovia e le loro parole sono state supportate da alcuni documenti della polizia segreta di quei tempi e da altre fonti interne alla Chiesa cattolica ma al di fuori dal paese. La Chiesa polacca invece si è rifiutata di collaborare. 

Stando all’inchiesta, Karol Wojtyla non solo era a conoscenza degli abusi, ma avrebbe attivamente partecipato a coprirne le tracce spostando i preti accusati da una parrocchia all’altra, come molti altri vescovi hanno fatto in altre parti del mondo. Ai sacerdoti pedofili Wojtyla avrebbe fornito lettere di raccomandazione senza informare altri vescovi delle accuse. Una delle vittime ha addirittura dichiarato che aveva personalmente riferito al futuro Papa della violenza subita ricevendo in tutta risposta la promessa che se ne sarebbe occupato lui: “Wojtyla voleva prima accertarsi che non si trattasse di un bluff”. 

Il prete statunitense Thomas Doyle, specialista di diritto canonico e di casi di pedofilia tra le file del clero, ha commentato: “Quello che è stato scoperto è rivoluzionario perché mostra ciò che molte persone sospettavano da anni e cioè che Giovanni Paolo II, ancor prima di diventare papa, sapesse che questo problema esisteva. Qui abbiamo le prove”. Inoltre, oltre all’inchiesta condotta da Gutowski anche il giornalista olandese Ekke Overbeek ha lavorato sul caso e tra pochi mesi dovrebbe uscire il suo libro sull’argomento. 

La reputazione del primo papa polacco rischia dunque di subire un duro colpo, nonostante la santità che gli è stata conferita nel 2014.