(fdm) Il 9 febbraio, come tutti sanno, ho votato all’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”. Non posso però fare a meno di interrogarmi sull’efficacia di simili declamazioni. Nel caso in cui (com’è più che probabile) i governi federale e cantonale non facessero un bel nulla, che cosa potrebbe concretamente succedere?

Per quanto attiene al Consiglio di Stato del cantone Ticino, mi permetto di ricordare al coordinatore Attilio Bignasca che la Lega dei Ticinesi vi occupa il 40% dei seggi.


COMUNICATO STAMPA

È ora di applicare immediatamente l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” approvata da Popolo e Cantoni lo scorso 9 febbraio e diventata, di conseguenza, disposto costituzionale.

La popolazione ticinese, che nonostante le posizioni dei partiti storici e dei sindacati, ha votato a larghissima maggioranza l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”, aspetta ora delle risposte immediate da parte del Consiglio federale e del governo cantonale.

La situazione sul nostro mercato del lavoro deve tornare quella precedente ai famigerati e deleteri accordi sulla libera circolazione. Qualsiasi richiesta di rilascio di nuovo permesso per frontaliere deve passare al vaglio dell’Ufficio del lavoro: potrà essere accordato solo se il richiedente potrà dimostrare di non aver trovato un candidato ticinese o residente per la postazione che intende occupare.

Ovviamente lo stipendio per quella posizione deve essere adeguato alle norme vigenti e non inferiore ai 20 CHF/ora, come da noi già proposto nella mozione che lega i contingenti a dei salari minimi per settore.

LEGA DEI TICINESI