Renzo Gadola, 44enne ex bancario di UBS residente e domiciliato in Svizzera ha riconosciuto di fronte alla giustizia statunitense di aver incoraggiato un cliente a evadere il fisco. La sentenza nei suoi confronti verrà pronunciata il prossimo 10 marzo. Rischia sino a cinque anni di carcere.
Lo ha annunciato ieri il ministero della Giustizia degli Stati Uniti.

Gadola era stato arrestato a Miami, in Florida dopo una riunione con un cliente americano, durante la quale aveva cercato di persuaderlo a non dichiarare alle autorità fiscali americane un conto bancario aperto in Svizzera presso la Basler Kantonalbank.
Stando alla documentazione rilevata dalle istanze giudiziarie, Gadola avrebbe detto al cliente che per il 99.9% delle possibilità non avrebbe avuto alcun problema, perché era impossibile che le autorità fiscali americane andassero a indagare sulla banca cantonale di Basilea. Ad essere sotto sorveglianza, aveva spiegato, erano piuttosto i conti aperti presso il Credit Suisse e l’UBS.

Renzo Gadola è stato collaboratore di UBS dal 1995 al 2008. Nel febbraio 2009 aveva iniziato a lavorare come consigliere patrimoniale indipendente per conto della società RG Investment Partner AG. Stando all’atto di accusa aveva mantenuto stretti contatti con un ex collega di UBS e con lui organizzava incontri con clienti negli Stati Uniti durante i quali proponeva l’apertura di conti non dichiarati presso banche svizzere.