In un discorso tenuto martedì ad Atlanta, Timothy Geithner ha chiesto l’applicazione di nuove regole finanziarie globali. In particolare ha insistito sulla necessità di avere misure più restrittive per i mercati dei prodotti derivati, spesso indicati come la causa della crisi finanziaria.
Presso le sole banche statunitensi il volume dei contratti in derivati ammonterebbe a ben 100 trilioni di dollari, ossia – nota bene – a 100mila miliardi di dollari.

Le nuove regole auspicate da Geithner puntano ad agevolare le riforme decise all’indomani della crisi. Il Segretario statunitense del Tesoro ha chiaramente fatto capire che esse dovranno conformarsi al modello americano.
Le sue dichiarazioni sono state percepite come una risposta a Michel Barnier, Commissario europeo per il mercato interno, che venerdì scorso aveva chiesto a Washington di far avanzare le riforme del suo settore finanziario avvalendosi del modello delle riforme in corso in Europa.
Bruxelles teme infatti che le banche americane abbiano maggiori vantaggi a causa delle loro regole meno restrittive, soprattutto per quel che riguarda le esigenze in capitale proprio.