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Il Centro commerciale Polaris non rispetta le condizioni contenute nella licenza edilizia rilasciata dal Comune di Chiasso il 21 novembre 2007.
È quanto denuncia l’Associazione traffico e ambiente, Sezione della Svizzera italiana (ATA-SI), in un’istanza d’intervento alla Sezione degli enti locali
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L’ATA-SI stigmatizza altresì l’atteggiamento del Municipio di Chiasso che non avrebbe fatto rispettare i parametri contenuti nella licenza edilizia.
L’ATA-SI ricorda che, secondo la documentazione presentata a suo tempo, il centro commerciale avrebbe dovuto contenere oltre a spazi commerciali (il 41% del totale), servizi ed intrattenimenti per famiglie e ragazzi, quali studi medici, asilo, doposcuola, ecc.
Il rapporto di impatto ambientale teneva quindi conto di queste tipologie di contenuti per calcolare le emissioni e le immissioni nocive di tale centro, in particolare quelle dovute al traffico. Ora risulterebbe invece che la superficie del centro commerciale Polaris adibita a spazi commerciali sia superiore a 8’000 mq, mentre il progetto autorizzato il 21 novembre 2007 prevedeva una superficie adibita al commercio di ca. 4’000 m2.
In queste condizioni, il rapporto di impatto ambientale presentato con il progetto non sarebbe “assolutamente più valido”.

L’ATA-SI sottolinea nella sua istanza d’intervento che “il contenuto dell’edificio ha un ruolo chiave nell’assegnazione o meno della licenza edilizia”. Secondo l’Associazione il Municipio di Chiasso “fa quindi un errore molto grave per un’amministrazione pubblica” quando, in risposta a un’interrogazione, cerca di far credere che la licenza edilizia sia stata data solo in base alla superficie utile lorda dell’edificio (SUL).
Un rapporto di impatto sull’ambiente non è tuttavia allestito per una SUL totale, ma in base ai contenuti dell’edificio. E questi ultimi sono cambiati in modo sostanziale. Anche l’apertura domenicale del centro non era contemplata nel RIA che accompagnava la domanda di costruzione per la quale è poi stata rilasciata la licenza edilizia.
Per l’Associazione è chiaro che il Municipio di Chiasso non ha fatto rispettare i parametri contenuti nella licenza edilizia.
L’ATA-SI prega pertanto la Sezione degli enti locali di intervenire in tempi celeri per fare rispettare la legalità.