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Siamo a rischio di una grave perdita sul piano dell’autonomia e della qualità delle cure.

Il progetto della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (CDS) di trasferire parte della chirurgia viscerale (esofago, pancreas, fegato, retto e chirurgia bariatrica) oltre Gottardo non rispetta l’autonomia e la qualità delle cure, la dignità e i diritti del paziente, nonché gli operatori e gli istituti specializzati nel settore attivi in Ticino.

Inoltre questo progetto è in controtendenza rispetto alle collaborazioni a livello nazionale e internazionale che i nostri centri specialistici hanno sviluppato in questi anni, senza contare le sinergie con lo IOSI e il progetto della futura facoltà di medicina; progetto che richiede evidentemente un miglioramento dell’offerta sanitaria e non una sua contrazione.

Discutibili appaiono le pseudo argomentazioni a sostegno della centralizzazione oltre Gottardo: in particolare i confronti con dati statistici che fanno riferimento a sistemi sanitari differenti dal nostro, per esempio.
Senza dimenticare, evidentemente, che inoltre le facoltà di medicina confederate (e quindi i cantoni universitari) stanno facendo pressione in tal senso cercando di favorire i loro interessi particolaristici.

Con la presente interrogazione parlamentare si chiede al CdS di voler dar seguito alle seguenti domande:

1. Qual è il parere e la posizione del DSS a questo proposito?
2. E, ancora, quale quello dell’EOC?
3. Quali sono le misure adottate fino ad ora per far fronte a questo pericolo?
4. Quali le misure che il CdS intende adottare a breve per difendere la medicina di punta e i diritti dei pazienti in Ticino?
5. Quali saranno gli scenari previsti qualora il Canton Ticino dovesse perdere questi mandati specialistici presso gli ospedali EOC?

Dr. med. Orlando Del Don
A nome del gruppo parlamentare UDC