La pena capitale per Gu Kailai, moglie del politico cinese Bo Xilai, riconosciuta colpevole di aver avvelenato un uomo d’affari britannico, provocandone la morte, non verrà eseguita.
La decisione irrita il web, scrive il Wall Street Journal, perchè viene considerata l’ennesima espressione di una giustizia a due velocità
.

“Ancora una vittoria per Gu Kailai di fronte alla giustizia – si legge nell’articolo del Wall Street Journal di lunedì 20 agosto – Questo è il sentimento che provano gli internauti cinesi da quando hanno appreso che la moglie dell’ex stella ascendente del Partito comunista Bo Xilai [anche oggetto di un’inchiesta disciplinare da parte del Partito], riconosciuta colpevole dell’omicidio di un uomo d’affari britannico, è stata condannata alla pena di morte con sospensione. Per lei dunque l’ergastolo.

“Un omicidio pianificato meticolosamente e una condanna a morte con sospensione. La vita è bella e la giustizia è dolce quando si ha la protezione del partito – scrive sul Social network Weibo l’editorialista e commentatore Yao Bo.
Questo è solo uno delle centinaia di messaggi pubblicati sul web : molti internauti vedono nel verdetto la prova che i tribunali cinesi sono presi da un eccesso di clemenza quando si tratta dei potenti, mentre la pena capitale è assicurata per i cittadini comuni.
Gu Kailai sfugge al boia. Il giornalista cinese Luo Changping evoca quale sarà il suo futuro : “Pena di morte con sospensione, riduzione della pena, partenza all’estero per cure mediche …”

Quello di Gu Kailai è stato il primo processo della moglie di un politico in vista dopo quello di Jiang Qing, la moglie di Mao, condannata a morte nel 1981 per il ruolo nella Rivoluzione culturale.
Jiang Qing aveva visto la sua condanna commutata in ergastolo e nel 1991 era stata liberata per motivi di salute. Si sarebbe suicidata in ospedale poco tempo dopo.
Il processo a Gu Kailai voleva mostrare che tutti i cinesi sono uguali di fronte alla legge, ma non è questo che pensano gli internauti.
Tra le molte critiche vi sono quelle di personaggi importanti. La regina dei media Hong Huang [sua madre era l’interprete di Mao], che su Weibo ha più di cinque milioni di abbonati, ha scritto un messaggio dove si interroga sulla severità della decisione di giustizia : “Di diritto mi pongo una domanda : una condanna con sospensione può essere mutata in ergastolo per buona condotta? E sempre per buona condotta, l’ergastolo può essere commutato in libertà con la condizionale?”

Vi sono anche internauti che hanno cercato di vedere quel che di positivo può avere il verdetto, soprattutto perché potrebbe contribuire a mutare le opinioni sulla pena di morte.
“E’ assolutamente necessario per la Cina chiudere il capitolo della pena di morte – scrive un internauta su Weibo – La pena capitale è l’unica che viene riservata alla gente comune.”
Il celebre editorialista Lian Peng ribadisce il concetto : “Sono convinto che in futuro sempre più cinesi sosterranno l’abolizione della pena capitale.”

Gu Kailai a processo, il 9 agosto scorso, presso la Corte di giustizia popolare di Hefei, nella provincia di Anhui.