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Qualora il Parlamento fosse d’accordo, André Blattmann, capo dell’esercito svizzero, vorrebbe mandare un contingente di soldati svizzeri a Haiti, paese devastato nel 2010 da un terribile terremoto.

Il sito web del quotidiano Le Matin presenta le opinioni di alcuni deputati romandi.

Christian Lüscher, Consigliere nazionale PLR/GE
« Se si tratta di un aiuto strettamente umanitario, non vi vedo alcun inconveniente. Si pone però la questione del finanziamento. L’esercito deve sostenere da solo tutte le spese? »

Yvan Perrin, Consigliere nazionale UDC/NE
« La positione dell’UDC è chiara. Se si tratta realmente di una missione umanitaria nel rispetto della neutralità siamo tutti d’accordo.»

Christian van Singer, Consigliere nazionale PES/VD
« A Haiti i Caschi blù dell’Onu non hanno fatto solo del bene. Invece di amndare ancora dei soldati sarebbe meglio finanziare diverse ONG svizzere che sul posto stanno facendo un lavoro eccellente.»

Manuel Tornare, Consigliere nazionale PS/GE
« Oggi sull’isola di Haiti fa strage la guerra tra clan. In questo contesto sottoscrivo l’invio di soldati nell’ambito del mantenimento della pace.»

Luc Barthassat, Consigliere nazionale PPD/GE
« I soldati svizzeri hanno una migliore reputazione rispetto agli americani. Non avanziamo puntando il fucile. Sono d’accordo di mandare soldati a Haiti anche perchè sono persuasi che sia un allenamento utile. Meglio che correre senza motivo sulle montagne. I soldati dovrebbero essere inviati in base al sistema del volontariato.»