E’ tempo di mantenere le promesse fatte all’indomani della bocciatura dell’iniziativa contro la detenzione di armi a domicilio.

Nel 2009, su 277 decessi con armi da fuoco in Svizzera, 253 erano suicidi. Il ricorso a una pistola o a un fucile è la maniera più usata nei suicidi tra i maschi di età compresa fra 15 e 29 anni. Lo segnala l’associazione Stop Suicide in un comunicato.

Queste cifre dovrebbero trovare posto nel dibattito rilanciato di recente dalla carneficina di Daillon, dove un uomo aveva sparato uccidendo tre persone e ferendone altre tre, sostiene l’associazione. Sarebbe infatti possibile ridurre il numero dei suicidi limitando l’accesso alle armi.
Stop Suicide ricorda di aver condotto una campagna nel 2011 a favore dell’iniziativa popolare “Per la protezione dalla violenza delle armi”, respinta il 13 febbraio dal 56.3% dei votanti.
“Due anni dopo la votazione, niente è stato fatto per cambiare la situazione – denuncia l’associazione – a che punto sono la consegna delle armi militari negli arsenali, il coordinamento dei registri cantonali delle armi e soprattutto la promozione della salute tra i giovani? E’ ora di prendere misure concrete.”

(Fonte : Le Matin.ch)