Nano x

Associazione Belticino

6853 Ligornetto
RACCOMANDATA

Lodevole

Commissione delle Petizioni del Gran Consiglio
per il tramite del suo Presidente

Concerne: petizione al Gran Consiglio datata 21 maggio 2012
intitolata “Fate giustizia in via Monte Boglia!”

 

On. Signor Presidente, On.li Signore e Signori Commissari,

Il Consiglio della Magistratura ci ha inviato giorni orsono il suo decreto datato 18 dicembre 2012. Il contenuto del decreto giustifica la nostra richiesta rivolta al Consiglio della Magistratura, dal momento che quest’ultimo ha ritenuto di entrare nel merito (cfr. considerando 3 in fine, pag.5) e non ha caricato né tasse né spese alla parte istante, ossia a Bel Ticino.

A titolo introduttivo, si presuppone essere ben nota a questa Commissione la delimitazione di competenze fra il Consiglio della Magistratura e la Commissione medesima. Già soltanto per questa ragione, la nostra petizione conserva tutta la sua portata politica e giuridica. Anzi, proprio i risultati dell’ampia e approfondita inchiesta svolta dal Consiglio della Magistratura dimostrano la necessità di intervento da parte della Commissione e, successivamente, del Gran Consiglio nell’esercizio della sua funzione di alta vigilanza sull’amministrazione della Giustizia penale nel Cantone Ticino.

Pertanto si chiede cortesemente alla Commissione di procedere nei suoi incombenti di legge. In questo ambito, si chiede che, fra l’altro, si proceda tenendo conto delle considerazioni che vengono espresse di seguito.

1. In primo luogo si chiede di procedere alle verifiche riguardanti il comportamento tenuto dalle Autorità cantonali preposte alla esecuzione delle pene inflitte a Giuliano Bignasca. Infatti, perlomeno fino alla fine del 2006, questa attività non era sottoposta alla vigilanza del Consiglio della Magistratura il quale, pertanto, non ha preso posizione al riguardo.( cfr considerando 16)

2. Il suddetto decreto si è concluso con raccomandazioni formulate all’indirizzo del Procuratore (considerando 18) allo scopo di prevenire il ripetersi di conclusioni dei procedimenti contro Giuliano Bignasca in modo ” irrituale”, ossia contrario alla legge di procedura penale. Inoltre, devono essere adottate misure per evitare che i procedimenti penali pendenti finiscano senza giudizio perchè trascinati nel tempo finché interviene la prescrizione dell’azione penale. Appare quindi necessario verificare mediante rapporto scritto da parte del Procuratore Generale, quali misure siano state introdotte per ottemperare alle raccomandazioni del Consiglio della Magistratura.

3. Allo scopo di evitare il ripetersi di chiusure fuori dalla norma e di chiusure per intervenuta prescrizione si deve tenere un registro di verifica dello stato di avanzamento dei procedimenti penali in corso, anche per garantire il rispetto del principio di celerità previsto dall’art.5 CPP

Si chiede pertanto di verificare :

a) l’esistenza di questo registro presso il Ministero Pubblico

b) chi è incaricato di verificare l’andamento dei procedimenti?

c) ogni quanto tempo si procede a questa verifica?

d) quando si è proceduto a verificare lo stato di avanzamento dei procedimenti contro Giuliano Bignasca?

4. Il Decreto del Consiglio della Magistratura si fonda sui procedimenti inoltrati sino al 20 giugno 2012. Ora risulta che, nel 2012, Giuliano Bignasca ha frequentemente rinviato il suo interrogatorio, sino a tre volte in un singolo procedimento penale. Si chiede pertanto quale misure vengono adottate in questi procedimenti per evitare che si concludano con un giudizio prima della prescrizione dell’azione penale.

5. Dal suddetto Decreto risulta (considerando 12) che fra i magistrati responsabili della conclusione non conforme alla legge oppure della intervenuta prescrizione, alcuni sono ancora in carica, presso il Pubblico Ministero, Ufficio del Giudice dei Provvedimenti coercitivi, ecc. Pertanto, questi Magistrati potrebbero ancora doversi confrontare con procedimenti contro Giuliano Bignasca. Si chiede di invitare questi Magistrati ad avere la sensibilità di ricusarsi in conformità dell’art.56 segg.CPP.

I sottoscritti chiedono rispettosamente di essere messi al corrente, a tempo debito, dello stato di avanzamento degli accertamenti suddetti e degli altri incombenti nonché del seguito che verrà dato alla petizione e alle domande suddette. Rimangono a disposizione per essere sentiti dalla Commissione.

Con distinti saluti,

Associazione Bel Ticino

Marco Mona, Giancarlo Nava


[commento, fdm] Questa lettera è stata scritta da un avvocato (o da più avvocati). Benché io possa ammettere che le considerazioni in essa contenute non siano per intero destituite di fondamento, il mio giudizio su questa ulteriore azione permane sostanzialmente negativo. Anche se la campagna elettorale impazza – e quale elezione! – sperare di recuperare le enormi perdite politiche subíte grazie a papiri avvocateschi rimane una pericolosa illusione. Detto un po’ più bruscamente: non caveranno un ragno da un buco.
Giusto sarebbe domandarsi perché è successo quello che è successo. Ma nessuno ha il coraggio di farlo perché è molto più comodo incolpare i “cattivi” e gli “impresentabili”.