Un deputato socialista francese vuole tassare i francesi che si installano in Svizzera per motivi fiscali. Yann Galut spiega le sue motivazioni in un’intervista sul domenicale romando Le Matin dimanche.

Galut, che è anche presidente della Commissione sull’esilio fiscale, ha detto di pensare a un principio già applicato in Germania : un contribuente che espatria deve continuare a dichiarare i redditi alle autorità fiscali tedesche e deve pagare – per qualche anno – le imposte in Germania.

Interrogato circa nuovi negoziati della convenzione fiscale franco-svizzera, il deputato francese ha risposto che la Francia può proporre nuove modifiche : “La Svizzera dovrà mostrarsi molto più cooperativa, l’evasione fiscale costa alla Francia fra 30 e 80 miliardi di euro l’anno. Capitali evasi di cui il 30% si trova in Svizzera. E’ inaccettabile.”

Secondo Le Matin dimanche, il sistema tedesco di cui parla Galut risale al 1972 e viene chiamato “obbligo fiscale limitato esteso”, applicato solo in presenza di talune condizioni : la persona in questione deve installarsi in un paese fiscalmente più debole della Germania, mantiene i suoi diritti economici in Germania, qui deve aver vissuto almeno cinque anni nei dieci anni precedenti la sua partenza all’estero. Se sono presenti tutte queste condizioni, la persona deve pagare le imposte in Germania per un periodo da 5 a 10 anni dopo essersi installata all’estero.