È sotto gli occhi di tutti la situazione venutasi a creare sul finanziamento della presenza ticinese all’Expo 2015 di Milano: “drammatica” con qualche risvolto divertente. Non ripresentiamo qui in dettaglio ciò che tanti hanno già scritto.

La Lega – meglio, il suo zoccolo “puro e duro” – si è mossa con slancio e con caparbietà, mettendo a segno importanti successi parziali. Il Governo per contro ha agito in modo esitante e maldestro, accumulando le gaffes. Il vantaggio della Lega in questo momento è prima di tutto psicologico: essa è riuscita a convincere tutti, in primis i suoi avversari, che in votazione popolare la causa dell’Expo (nel senso del malloppo da 3,5 milioni) è disperata. Lo è davvero? Forse sì ma non lo sappiamo con certezza: qui conta ciò che le persone credono.

Molti gol di vantaggio, dunque, per gli enfants terribles? Sì e no. Alle Orsoline, per la prima volta dai tempi di Adamo ed Eva, c’è un esecutivo a maggioranza relativa leghista. Che cosa fanno i due, che cosa non fanno; si parlano, non si parlano; uno è favorevole, quell’altro no. Le speculazioni giornalistiche spuntano come fiori in un prato di maggio. Scommettiamo che qualcuno, alla fine, cederà alla tentazione di accollare il disastro… alla “maggioranza relativa”?

Da qualche parte, me lo sento, c’è qualcuno intento a fregarsi le mani.

PS1. La dichiarazione del capogruppo Caverzasio (ovviamente da “interpretare”): “Non vogliamo essere complici di questo Governo!” fa una certa impressione. Quello stesso governo con i due seggi, per i quali i leghisti si sono battuti anima e corpo!

PS2. Concordiamo con il lucido Bazzi di LiberaTV: il ricorso di Boris contro l’utilizzo (per 1 milione) del fondo Swisslos è “sacrosanto”. Serve chiarezza. Se la sentenza sarà favorevole al governo, buon per lui. E se no…