L’Associazione svizzera dei banchieri vuole inasprire le condizioni per l’ottenimento di prestiti ipotecari. Riduce così la durata dell’ammortamento da 20 a 15 anni.

L’ASB intende “contribuire in maniera significativa a un momenti di calma sui mercati immobiliare e ipotecario” ha comunicato martedì. L’associazione ritiene che al momento misure aggiuntive dello Stato non sono necessarie.
Oltre a un termine più corto per l’ammortamento, i cambiamenti riguardano la presa in considerazione dei redditi del coniuge per la valutazione della capacità finanziaria.

Gli adattamenti previsti saranno sottoposti all’Autorità federale di sorveglianza dei mercati finanziari (FINMA). Entreranno in vigore dopo la sua approvazione.

Nel dettaglio, l’ammortamento dovrà essere fatto in rate regolari, in modo lineare. “Così il rimborso non potrà più essere ritardato sino alla scadenza del prestito – spiega Daniela Flückiger, portavoce dell’associazione. Le ipoteche esistenti e il loro prolungamento non sono chiamate in causa.

Al momento di valutare la capacità finanziaria, i redditi del coniuge saranno unicamente considerati se i debitori sono solidali.

La Banca nazionale svizzera non commenta le modifiche previste dall’ASB. Il ritmo di crescita dei disequilibri sui mercati delle ipoteche e degli immobili è rallentato e la vigilanza rimane d’obbligo, sottolineava settimana scorsa la banca centrale nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria.

Alla fine di gennaio, su raccomandazione della BNS il Consiglio federale ha deciso di aumentare il margine di sicurezza dei fondi propri anticiclici. Dal 30 giugno le banche dovranno far passare da 1% a 2% la copertura in fondi propri dei loro crediti ipotecari.

(Fonte : 20min.ch)