gazagernika 77A Gaza “sono morte quasi 1.200 persone, tra cui 249 bambini”: lo ha detto John Ging, direttore operativo dell’Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), parlando con i giornalisti al Palazzo di Vetro. Ging ha precisato che i feriti sono 6.233, e 5.750 case sono state distrutte.

“Nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono”: così il segretario Onu Ban Ki-moon commentando il bombardamento alla scuola a Gaza. Ban ha poi “condannato l’attacco nei termini più forti possibili” e ha ribadito: “Tutte le prove a disposizione indicano che ad attaccare è stata l’artiglieria israeliana”.


Sto leggendo Ticinonline (per niente il mio portale preferito), non il “Gazzettino di Hamas” (al quale non sono abbonato, lo compero saltuariamente in edicola) e le domande si affollano nella mia mente. Mi sento inquieto e turbato. Mi dico: queste azioni di guerra devono essere giuste. Non è possibile che non lo siano. Me l’assicura:

— la storia, dalla Genesi in poi

— alcuni miei autorevoli conoscenti, gente colta, che ha studiato

— il primo ministro Netanyahu

— un mio corrispondente che mi ha scritto (faccio copia-incolla per non cambiare neppure una virgola): “Bisogna radere al suolo Gaza e deportare l’intera popolazione” (immagino che si riferisse ai non-morti ammazzati)

— Melanie Phillips: “Israel abandoned, The anti-Semitic West almost seems to want Israelis to suffer”. (Un bieco anti-semita dev’essere Ban Ki-moon, con le sue scandalose dichiarazioni).

Mi dico: chi sono io – con la mia misera opinione individuale – per oppormi a così sperimentati giudizi? Certe azioni possono sembrare criminali, ma solo a persone che non sanno riflettere, male informate e scarsamente istruite.

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