guscio-xLa prof. Lelia Guscio è candidata al Municipio di Bellinzona sulla lista Lega-UDC

La votazione del 12 febbraio sulla Riforma III delle imprese rappresenta una svolta epocale per il nostro paese e per il Ticino. Trattasi non solo di una riforma necessaria per adattare il proprio sistema fiscale agli standard internazionali ma, principalmente, di un incentivo per incoraggiare le imprese a rimanere in Svizzera e a non trasferirsi verso paesi più accoglienti dal punto di vista fiscale. Lo statuto fiscale speciale, applicato oggi a 24’000 società, va abolito affinché le imprese continuino a pagare non solo l’imposta sull’utile ma anche altre tasse, quali quella sul capitale, sugli utili immobiliari e le imposte pagate dagli impiegati. Ne consegue che anche le nostre PMI ne trarranno vantaggio, in quanto fornitrici di beni o di servizi e l’ambito occupazionale potrà essere esteso. Le PMI saranno sottoposte allo stesso trattamento delle altre società internazionali, il tutto a beneficio della comunità in quanto il CdS ha presentato lo scorso dicembre, coerentemente alla politica federale che vuole i Cantoni autonomi per i regimi fiscali speciali, un pacchetto per contenere la ripercussione finanziaria negativa. Innanzitutto l’aliquota cantonale sugli utili delle imprese verrà ridotta al 6% ma nel contempo verranno create agevolazioni fiscali per investimenti in start-up innovative, il che potrà favorire i giovani che si lanceranno in questo nuovo tipo di imprese. Il Patentbox, previsto dalle misure federali, contempla invece un’esenzione massima del 90% degli utili relativi a diritti di brevetto e diritti analoghi, imputabili a spese di ricerca e sviluppo del contribuente. In questo modo verrà promossa la capacità innovativa e creativa delle aziende presenti sul nostro territorio. A livello comunale è prevista la possibilità di applicare un moltiplicatore differenziato per le persone fisiche e le persone giuridiche mentre nel campo del sociale sono allo studio misure a favore di famiglie e ceto medio. Tali misure, valutate attorno ai 20-27 milioni, verranno indirizzate prevalentemente verso famiglie con figli piccoli, il miglioramento di strutture prescolastiche per conciliare il compito dei genitori e la loro vita professionale, un rafforzamento del sostegno ai famigliari che si occupano di parenti, come pure un consolidamento del reinserimento professionale.

Dovessimo mettere il SÌ (sostenuto dalla Confederazione, dai cantoni, dal Parlamento, dagli ambienti economici nonché dall’UDC, PLR, PPD, Verdi Liberali e PBD) e il NO su una bilancia, il buon senso e la lungimiranza per una Svizzera e un Ticino al passo coi tempi e competitivi in politica fiscale, farebbe pendere la bilancia a favore del SÌ.

Lelia Guscio
Deputata al Gran Consiglio, Lega dei Ticinesi