Romano xLa Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale ha dato seguito alle due iniziative cantonali ticinesi relative alla richiesta sistematica del casellario giudiziale nell’ambito delle procedure di ottenimento di permessi di lavoro e di residenza. La misura introdotta dal Ticino nel 2015 si dimostra efficace.

Il PPD saluta favorevolmente la decisione ed evidenzia il ruolo centrale del Partito, come già avvenuto agli Stati, nella creazione della maggioranza commissionale. I membri ticinesi della citata commissione – consiglieri nazionali Marco Romano e Roberta Pantani – sono riusciti a costruire una maggioranza risicata grazie ai gruppi PPD e UDC. Ora il Consiglio federale dovrà elaborare una base legale per consolidare la prassi. Secondo il PPD l’ottenimento di un permesso presuppone la presentazione del casellario giudiziale: documento ufficiale largamente diffuso in vari ambiti.

Il PPD ritiene la misura utile ad aumentare la sicurezza interna; la sola autocertificazione si è dimostrata inefficace. La misura è di carattere interno, non lede la libera circolazione e non crea situazioni discriminatorie. Un Cantone ha e deve avere la possibilità di prendere misure atte a garantire il controllo di chi chiede un permesso di lavoro o di residenza. Il PPD respinge tutti gli argomenti che cercano di relativizzare e combattere la misura. La libera circolazione è rispettata e uno Stato sovrano deve tutelare la propria sicurezza interna.

PPD (on. Marco Romano, consigliere nazionale)